Una storia romantica al sapore di torta alle pere e lavanda.

Quando finalmente hanno svelato la data d’uscita del nuovo romanzo di Nicolas Barreau non vedevo l’ora e già dalla trama mi intrigava moltissimo, come sempre il mio Barreau non mi ha deluso. Nicolas Barreau è uno dei miei autori preferiti, i suoi romanzi riescono a farti amare Parigi appena inizi le prime pagine e con me non è stato da meno, dopo aver letto Gli ingredienti segreti dell’amore e Con te fino alla fine del mondo è stato subito colpo di fulmine! Le sue storie d’amore sono dolci ma non troppo, romantiche ma non sdolcinate, intriganti e piene di misteri che non vedi l’ora di scoprire per poi arrivare allo splendido lieto fine che tutti si aspettano… ma invece lui stravolge tutti facendoti adorare ancor di più la narrazione. Ma qui non abbiamo solo Parigi e per la prima volta i romanzi di Nicolas Barreau si spostano in un’altra città piena d’amore: la nostra Venezia! Non voglio rovinarvi nulla e quindi (senza spoiler ovviamente!) passiamo alla recensione!

Nelly è cresciuta con una nonna che adorava e che le ha insegnato la passione per i libri e per le vecchie e buone storie. E poi c’è quella faccenda dell’amore che vince su tutto e a cui la nonna bretone credeva tanto. Ma Nelly non è come lei e ha sempre pensato che degli uomini fosse meglio fidarsi poco, dando più ascolto ai libri. Fino a quando sfogliandone uno antico e sdrucito non scopre una scritta in latino: “amor vincit omnia”. Queste parole sono scritte a mano da una calligrafia che le ricorda proprio quella della nonna. Ma perché la trova ora dopo mille volte che ha letto e riletto il libro? Per scoprirlo dovrà partire rapidamente con un treno diretto a Venezia. E proprio lì si imbatterà in Eleonore Delacourt, sognatrice e assolutamente pronta a godersi la vita in ogni suo attimo perché questa venticinquenne dal viso perfetto fa della lentezza il suo motto quotidiano. 

Nelly crede nei segni e nei significati nascosti, studia qualcosa che è totalmente fuori dal comune e non è per niente la classica protagonista dei romanzi di Barreau: pur essendo innamorata del romanticismo, è insicura e soprattutto con paure totalmente irrazionali sull’amore stesso. Sembra il più classico dei cliché, ma vi assicuro che per Barreau è stato solo il punto di partenza. Non c'è nulla di banale o scontato nel romanzo, anzi, c'è come sempre nei suoi romanzi un mistero da svelare e un viaggio da affrontare!

Il personaggio di Nelly è davvero odioso nella prima parte del romanzo ma riesci ad amarlo durante la seconda buona parte del romanzo, rappresenta quella nostra parte critica e severa verso noi stessi e mi è piaciuta molto come è stata sviluppata la sua storyline. Eleonor è un personaggio meraviglioso che entra in un contrasto “positivo” con la nostra Nelly, è perfettamente descritto (forse meglio di Nelly) e sicuramente tra le due è la mia preferita! Gli altri personaggi si incastrano bene con il racconto e sono caratterizzati molto molto bene senza mai sovrastare la protagonista.

Il caffè dei piccoli miracoli è un romanzo meraviglioso pieno d’amore, è un libro che insegna non lasciare che il fallimento abbatta le nostre ambizioni e i nostri obiettivi, aiuta a rialzarsi dopo una brutta caduta. Nicolas Barreau ha scritto un libro che si divora veramente in poco tempo ma in quelle pagine lascia il lettore estasiato e immerso per le vie di Venezia, tanto è accurata ed evocativa la sua descrizione. 

Lo consiglio a tutti quelli che stanno attraversando un periodo di fallimento e non hanno il coraggio di rialzarsi, Nelly ci insegna che è possibile riuscire a battere quella parte più negativa di noi che impedisce al nostro coraggio di reagire.



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