Anime Baltiche

Buona giornata cari Lettori! Oggi parliamo dell'ultima lettura dell'anno e direi che concludiamo in bellezza con uno dei libri più belli letti nel 2017!

Anime Baltiche è il terzo romanzo che leggo di Jan Brokken dopo Il giardino dei cosacchi e Bagliori a San Pietroburgo. E' probabilmente l'opera più famosa di Brokken e adesso che l'ho letto posso facilmente capire il perchè. Come si evince dal titolo, il libro racconta delle vite di molti personaggi che hanno in comune il luogo di nascita: i paesi Baltici, ovvero Estonia, Lettonia e Lituania. I Baltici sono stati paesi martorizzati dalla guerra e dall'oppressione, sia russa che tedesca, ma nonostante questo sono sempre stati importanti centri culturali ed hanno dato i natali a personaggi come Hannah Arendt, Mark Rothko, Romain Gary e molti altri.

Brokken ci conduce in un lungo viaggio attraverso questi tre paesi, viaggio che avviene attraverso le esperienze di vita di questi personaggi. Riga, Tallinn, Vilnius, Kaliningrad, i territori appartenuti ai baroni baltici, l'autore ci permette di conoscere le storie sconosciute ai più, di immaginare la vita e il calore che si respiravano per le strade di quelle città prima dei rastrellamenti nazisti, di comprendere quanto sia stato difficile rialzarsi e tornare a conquistare la pace e la bellezza di un tempo.

Sono rimasta totalmente ammaliata da questo libro, Brokken è un narratore eccezionale, il suo stile ha sempre una nota poetica che riesce ad evocare esattamente le atmosfere dei luoghi che descrive. La narrazione è divisa in base a luoghi e personaggi, le storie narrate sono spesso molto diverse l'una dall'altra ma sono accomunate dalla stessa nota malinconica.

Ogni personaggio di cui si parla in questo libro ha una storia difficile alle spalle, spesso una storia segnata dalla crudeltà nazista o dall'oppressione della Russia comunista. Quello che accomuna tutte queste persone è il fatto che, nonostante la maggior parte di loro abbia abbandonato la patria, la loro anima è rimasta profondamente attaccata al luogo in cui sono nati e l'hanno dimostrato poi con le loro opere, che siano state canzoni, quadri, libri. Nonostante la distanza e la sofferenza vissute in quei luoghi, sono rimasti sempre profondamente legati ai Baltici e alla loro cultura.

Si parla di cultura, di arte contrapposta al male e alla crudeltà, di guerre inutili che hanno spazzato via interi popoli, intere culture che non potremo mai più conoscere. Oltre a tutte le storie e gli aneddoti raccontati, ovviamente i protagonisti principali sono i Baltici e la loro cultura: la loro anima costantemente in bilico tra Germania e Russia, la costante ricerca di un'identità propria, la massiccia presenza degli ebrei e la loro terribile scomparsa, la dominazione dei baroni baltici.

Quello di Brokken, e di riflesso il nostro, è un viaggio nel viaggio. Un viaggio nella storia e nella cultura, una sorta di racconto corale che ci conduce alla scoperta di luoghi meravigliosi e pervasi da un'eterna nostalgia per quello che fu. Assolutamente imperdibile! Buona lettura!

"Viaggiare, insieme a leggere e ascoltare, è la via più breve per arrivare a se stessi."

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