L'amore con le sue mille sfaccettature!

Immaginate un Palazzo e molteplici inquilini, ognuno con il proprio difetto e la propria voglia di amare, odiare, sperare e credere. Si credere in qualcosa

Il libro di Barbara Villa ci porta proprio in un Palazzo dove scorgiamo le vite di diversi personaggi che osserviamo e amiamo. Si l'amore, perchè le storie finiscono ma l'amore non finisce mai, ed è proprio con una sua frase che voglio aprire le porte alla bellezza di questo romanzo. Alle parole scritte con il cuore, ai sentimenti che traboccano di gioia e dolore. Una nota di nostalgia e un'altra di desiderio.
Ci ritroviamo attraverso i sentimenti di ognuno a rivedere i nostri, in un susseguirsi di vicende che ci travolgono e ci fanno sentire parte di esse. Storie dentro storie, che scivolano via e si fanno amare, ci fanno sognare e sperare. 

Barbara con una scrittura dolce, romantica e scorrevole ci porta nel mondo di questi personaggi che ci affascinano e ci ammaliano spingendoci verso le loro vite e riuscendo in un modo o nell'altro a farci amare ogni dettaglio, ogni piccolo spillo della loro esistenza. Ci entrano dentro come un turbine, una voragine che ci fa riflettere, osservare e scrutare. 

La nostra vita ha milioni di sfaccettature e noi siamo quei personaggi, noi siamo Palazzamore.

INTERVISTA

Fenice: Benvenuta Barbara su “La Fenice Magazine”. Grazie di aver accettato la nostra intervista. Ti va di prendere un caffè con noi e parlarci un po’ di te?
Barbara: Ciao ragazze è un piacere essere tra di voi e il caffè lo prendo molto volentieri. Ginseng in tazza piccola, grazie.

Fenice: Raccontaci un po' la tua vita, cosa hai fatto e adesso cosa fai?
Barbara: Raccontare di me e della mia vita mi risulta sempre un po’difficile, ma cercherò di dire qualcosa senza fare troppa confusione. Nella vita ho un marito fantastico e tantissimi sogni. Una casa non ancora completa e soprattutto in condivisione con la banca, almeno per ora. :) Un figlio mai nato e un’amicizia speciale con la sfiga. Sono nata a Milano e sogno una vita in riva al mare. Ma tutto sommato sono felice. Ho lavorato come operaia, impiegata e come talent scout per una casa editrice. Ora scrivo e sogno. 

Fenice: L'idea di scrivere un romanzo come ti è venuta e perché? 
Barbara: Scrivo da quando sono bambina. I miei temi, ai tempi della scuola, venivano trovati un po’ ovunque, anche nelle scatole delle scarpe di nonna. In verità non ho mai pensato a priori di scrivere un romanzo. Io scrivo, semplicemente. Con il tempo ho scoperto che scrivere mi fa stare bene, mi svuota la testa e mi riempie il cuore. E quindi avanti tutta.

Fenice: Abbiamo visto che hai preferito pubblicare con la Casa Editrice BookaBook come mai questa scelta? Cosa ti ha spinto a scegliere loro e non aspettare o auto-pubblicarti?
Barbara: Ho pubblicato con Bookabook perché mi piace il loro modo di lavorare e mi piace l’idea che i libri vengano scelti dai lettori. In primis dalla casa editrice, ma la pubblicazione avviene solo se per i lettori quel libro merita. E mi è sembrata una gran bella sfida. Difficile, lo ammetto, ma bella. 

Fenice: Il tuo romanzo ha le mille sfumature dell'amore. Tu come la pensi? Forse sono le mille sfaccettature di una persona?
Barbara: Ho scritto d’amore, ma non una storia d’amore. Perché nella nostra vita, nei nostri giorni l’amore c’è sempre. Fateci caso. Si può trovare in una tazzina di un caffè, nel sorriso dei bambini, in un viaggio, in una vecchia fotografia. Anche scrivere è amore. Quindi non saprei scrivere senza amore. 

Fenice: Raccontaci un personaggio del tuo libro. Quello che ami di più e che ti ispira simpatia.
Barbara: Non riesco a scegliere un solo personaggio. Tutte le anime di Palazzamore hanno qualcosa di me. E io di loro. Forse Ambrogio è quello a cui sono più legata, perché ho scritto di lui e della sua malattia pensando a mia nonna. 

Fenice: Dove ti piace scrivere di solito? Hai un luogo del cuore?
Barbara: Non ho un luogo del cuore dove scrivo. Scrivo. Ovunque e sempre, anche mentre dormo. A volte mi sveglio in piena notte con in mente un aneddoto o con un personaggio negli occhi e allora prendo il cellulare e via di note.

Fenice: Tre aggettivi che ti rappresentano... 
Barbara: Tre aggettivi. Emotiva. Vivo tutto sulla pelle. Sognatrice. A occhi aperti faccio sogni meravigliosi. Impulsiva. Non so contare fino a dieci e anche quando ci provo, la situazione peggiora. ­

Fenice: Il caffè è quasi finito e noi ti salutiamo con un'ultima domanda. Stai lavorando a qualcos'altro? Il prossimo libro? Svelaci qualcosa!
Barbara: Scrivo continuamente. Ho il pc pieno di storie cominciate. Cosa potrei svelarvi? Vediamo. Sto scrivendo, con un’amica, una storia familiare divertente ambientata in Puglia. Con un’altra amica una storia d’amore tra due ragazze. E poi due storie tutte mie. In una si parla di figli e nell’altra di vita e di morte. Insomma, una cosa un po’ particolare. Non posso dire di più. 

Fenice: Grazie di essere stata con noi! Buona Fortuna per il tuo romanzo. 
Barbara: Grazie per la bella accoglienza e viva Palazzamore.

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