Per gli manti di Thriller e gialli arrivano il 21 Marzo due libri interessanti che vi faranno vibrare i baffi...
(ma non siamo tutti dei topi?)
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traduzione di Sabina Terziani
Pagine 512 – 12,90€
in libreria dal 21 marzo
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Boston, 1963.
C’è tensione nell’aria. Agli angoli delle strade i venditori
di giornali gridano titoli scioccanti, mentre nel sottobosco criminale della
città è in corso una guerra senza esclusione di colpi tra gang.
Ma la cosa più terrorizzante per i cittadini è il misterioso
killer che ha già colpito dodici volte, e che passerà alla storia
come lo Strangolatore di Boston. Per i tre fratelli Daley, figli di un
poliziotto, il crimine è l’impresa di famiglia. È solo che
si trovano su sponde diverse. Joe, il maggiore, è un poliziotto dai modi
duri con un debole per le scommesse – belle donne e cavalli perdenti
– e in rotta di collisione con il crimine organizzato. Michael, il
mezzano, è un avvocato laureato ad Harvard alle dipendenze di un
procuratore ambizioso. Ricky, il più giovane, è il fratello
scavezzacollo, esperto scassinatore. Un giorno lo Strangolatore colpisce
ciò che i tre hanno di più caro al mondo, costringendoli a
prendere posizione, a guardare più a fondo nella rabbia omicida
dell’assassino, nei terribili segreti di famiglia e nel mistero di una
morte che li ha cambiati per sempre. Fino al punto in cui due misteri si
scontrano rivelando una verità sconvolgente.
William Landay si
è laureato in giurisprudenza a Yale ed è stato a lungo procuratore
distrettuale. Morte di uno sbirro ha
vinto il Dagger Award 2003 come miglior crime di debutto, mentre Lo strangolatore è arrivato finalista
nel 2007 allo Strand Magazine Critics Award come miglior thriller dell’anno.
William Landay vive e lavora a Boston. Nel 2012 Timecrime ha pubblicato anche In difesa di Jacob, uscito in Italia in
anteprima mondiale.
«Scrivo thriller perché
nel crimine c’è qualcosa di profondamente drammatico; offre a un narratore un
materiale ricchissimo, e lo ha sempre fatto. Molti dei grandi classici della letteratura
altro non sono, in fondo, che storie di crimini.» William Landay
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traduzione di Annalisa Biasci
Pagine 592 – 12,90€
in libreria dal 21 marzo
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Victor è un sicario,
un uomo senza passato e senza identità. Nessuno ne conosce le fattezze,
nessuno sa dove viva. Trascorre la sua esistenza nascondendosi da tutto e da
tutti, evitando di costruire legami, ed eseguendo i lavori più sporchi
senza mai lasciare traccia. Pagato per uccidere un ex ufficiale della Lettonia,
Victor porta a termine il compito con fredda e calcolata efficienza, ma
qualcosa non va come previsto. Qualcuno gli tende un’imboscata
nell’albergo dove alloggia, e da cacciatore, Victor si ritrova a essere
un bersaglio, braccato da assassini spietati che lo vogliono morto. Nel
tentativo di scoprire chi voglia sbarazzarsi di lui, il killer, ora preda
ambita e temuta, decide di fare squadra con una donna bellissima, Rebecca,
un’ex analista della CIA, divenuta anche lei bersaglio degli assassini.
Ben presto Victor si ritrova costretto a fuggire attraverso quattro continenti,
ricercato dai servizi segreti e dalla polizia di vari Paesi. Sarà
difficile trovare la verità, nascosta in una rete di segreti intessuta
da spie, membri dell’intelligence russi e americani, ex ufficiali della
Marina e soldati delle forze speciali, ognuno spronato da torbide e infami
motivazioni. Qual è il motivo per cui tutti li vogliono morti? Cosa
nasconde di tanto minaccioso il loro passato?
Tom Wood è
nato nello Staffordshire, in Inghilterra. Vive a Londra. Ha fatto vari lavori e
ora scrive a tempo pieno. Killer è il
suo primo romanzo e anche il primo della serie che vede protagonista Victor,
seguito dai romanzi The Enemy e The Game.