[Rubrica: Hating Books that everyone loves #9] Non riesco a dimenticarti di Penelope Douglas


Buon pomeriggio cari Lettori! Eccoci ad una nuova puntata della nostra Rubrica che contiene le recensioni più irriverenti e canzonatorie. 
Oggi parliamo del romanzo che probabilmente è il libro più brutto e inutile che sia mai stato scritto...

Non riesco a dimenticarti è il terzo capitolo della Fall Away Series di Penelope Douglas. Protagonisti di questo romanzo sono K.C Carter e Jax Trent.
K.C. è costretta a tornare a casa dopo aver avuto problemi con la giustizia al college, durante l'estate dovrà svolgere servizi utili alla comunità. Quando torna si stabilisce a casa dell'amica Tate per evitare la madre, ma il problema più grande arriva dalla casa accanto e ha un nome: Jaxon. Jax e K.C si conoscono dai tempi della scuola ma non sono mai andati particolarmente d'accordo. Quando K.C. torna a casa però le cose sembrano cambiare e, nonostante sappia che Jax sia in un certo senso pericoloso, non riesce a stargli lontana.

Questa sarà probabilmente la recensione più cattiva di sempre, perdonatemi ma devo sfogarmi in qualche modo. 
Bene, l'autrice dice che questo è il libro di cui più va orgogliosa. Ora io non so se mi hanno dato il libro sbagliato oppure se è lei che ha qualche problemino.


Questo romanzo è il libro più brutto, volgare e offensivo che io abbia mai letto. Non riesco a capacitarmi del fatto che una roba del genere venga pubblicata, non merita neanche una stellina infatti non gli darò alcun voto perchè è semplicemente terribile.
La trama è un miscuglio di cose sentite e risentite e di clichè, alcune situazioni sono davvero ai limiti dell'assurdo e della decenza; come se non bastasse la storia raggiunge livelli di trash difficilmente eguagliabili e i protagonisti sono una povera idiota e un criminale/stalker travestito da sex symbol.


Non starò qui a commentare la trama perchè gli sviluppi, le dinamiche tra i personaggi e la maggior parte delle scene descritte potreste leggerle in uno qualsiasi dei tanti romanzi di questo genere.
Due paroline sullo stile dell'autrice: elementare, banale, volgare e potrei aggiungerne tante altre ma mi limito a dire che ho letto fan fiction scritte decisamente meglio.
Passiamo ora al meglio di questo romanzo, la crème de la crème tra i protagonisti degli Young Adult: K.C. e Jax.


K.C. si può definire con una sola parola: è un'ameba. Non ha personalità, è una povera cretina che crede di essere forte e libera solo perchè parla come la peggio criminale, oltretutto prima si fa forte dicendo di essere fiera e indipendente e poi cosa fa? Cade, letteralmente, tra le braccia di quello scimmione senza cervello di Jax. Ditemi voi se è normale!
Jax invece è proprio inclassificabile, nel senso che non credo di conoscere abbastanza insulti per parlarne. Ovviamente è una specie di Dio sceso in terra, è bellissimo, tenebroso, le donne cadono ai suoi piedi come se nulla fosse e, caratteristica che sempre più spesso troviamo nei personaggi maschili, è pericoloso. 

Mi spiegate che cosa ci trovate di affascinante in un tizio pericoloso? Personalmente l'unica emozione che mi suscitano è la voglia di fuggire. Invece no, in questi romanzi più uno è pericoloso, più è un criminale da quattro soldi, meglio è. Quindi d'ora in poi se trovate un omuncolo dal passato poco limpido e con una chiara predisposizione alla violenza che vi corteggia come uno stalker, non lo denunciate, potrebbe essere l'uomo della vostra vita.


Io non ho parole, questo libro è fastidiosamente offensivo. Offensivo per le donne perchè ci sono voluti anni per ottenere quel po' di diritti che abbiamo e poi arrivano protagoniste come K.C. che mandano all'aria tutto e che diventano un modello sbagliatissimo, specialmente per le lettrici più giovani.
E' offensivo anche per il modo in cui vengono trattati dei gravi traumi subiti da Jax quando era un bambino. Viene fatta passare l'idea che per superare il dolore bisogna reagire con la violenza. Insomma questo tizio è stato maltrattato da bambino e l'autrice fa capire che per superare il trauma non serve una sana terapia, no, quella è roba passata, basta andare in giro con un coltello in tasca a fare lo spaccone.


Ma stiamo scherzando? Vogliamo davvero far passare per buoni modelli del genere? Sorvoliamo poi sul linguaggio volgare usato e sulle milioni di scene che più trash e inutili si muore che l'autrice inserisce praticamente a ogni capitolo, scene che non fanno altro che ribadire il concetto sbagliatissimo che la donna è un mero oggetto e che l'uomo può farne quel che vuole. E poi parliamone, quella tra questi due la definite davvero una storia d'amore? Ma quale amore e amore, ma fatemi il piacere!

Io non so che cosa ci sia nella testa della Douglas, ma spero che si passi una mano per la coscienza e che la smetta, per amore della decenza e per il bene dell'umanità. 
Potrei andare avanti ancora per molto ma credo che il concetto sia abbastanza chiaro: Non leggete questo libro, ribadisco NON LEGGETE QUESTO LIBRO!

Al prossimo appuntamento con "Hating Books that everyone loves"!



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