[Recensione] Un cappello pieno di ciliege di Oriana Fallaci


Buona giornata cari Lettori e buon fine settimana! Ieri io e Rosa abbiamo partecipato all'evento Newton qui a Roma, una giornata molto carina! Ma ve ne parleremo meglio in un post dedicato, intanto oggi parliamo nuovamente della Fallaci.

Un cappello pieno di ciliege è la storia della famiglia Fallaci narrataci dalla voce potente di Oriana. Una storia non certo recente ma che, partendo dal 1700 e percorrendo un lungo periodo fino alla fine del 1800, ci racconta la storia degli avi di Oriana, le origini familiari, i personaggi che in un modo o nell'altro hanno contribuito a farla diventare quella che era. Definita da lei stessa "una saga", Oriana lavorò a questo libro per circa un decennio ma purtroppo non ne vide la pubblicazione. Pubblicato postumo seguendo le precise istruzioni che lasciò la Fallaci, questo romanzo non è solo la storia dei Fallaci, è anche la storia dell'Italia stessa.
Ormai la Fallaci sta diventando una costante sul Blog e continuerà a esserlo fin quando non avrò portato a termine il mio progetto di leggere tutto quello che ha scritto. Ho deciso di continuare leggendo quella che lei definiva la saga familiare dei Fallaci, una storia che percorrendo oltre un secolo di storia italiana, segue le vicende degli antenati di Oriana.
Così conosciamo i Fallaci, i Launaro, i Cantini, i Ferrier, entriamo nelle loro vite, conosciamo la loro storia e con essa comprendiamo qualcosa in più della nostra stessa storia.

Leggendo diventiamo Carlo e Caterina, vediamo Firenze nel '700, lavoriamo sodo per ottenere qualcosa e ci ribelliamo contro lo straniero che spadroneggia in Italia. Poi ci imbarchiamo e diventiamo prima Francesco e poi Montserrat, divisi tra Italia e Spagna, perseguitati da un destino crudele. Passano gli anni e ci trasformiamo in Giobatta e Maria Rosa, innamorati e ribelli, pronti a battersi per la propria patria fino all'ultimo. E alla fine diventiamo Anastasia Ferrier e viviamo mille avventure tra l'Italia e l'America. Il filo che li lega tutti è la cassapanca di famiglia, custode di cimeli e storie.

Come si fa a tradurre in parole le emozioni e la bellezza di questo romanzo? Semplicemente non si può, perchè con la sua voce ironica, accurata e appassionata, stavolta Oriana ci trasporta nel cuore della sua famiglia,ci fa conoscere le sue origini familiari e ci delizia con i tanti e meravigliosi personaggi che volente o nolente l'hanno plasmata. La storia dei Fallaci e la storia dell'Italia scorrono di pari passo, in questo modo ci troviamo a guardare uno spaccato di vita italiana tra il '700 e l' '800.

La forza di questa storia è proprio la voce narrante, a dar vita ai personaggi, a permetterci di vivere quasi sulla nostra pelle le loro storie, c'è sempre Oriana. La Fallaci ci delizia con alcuni dei personaggi del suo albero genealogico. Contadini che diventano ribelli, giovani uomini che si uniscono alla Carboneria, donne che con un'immensa forza di volontà lottano quanto e più degli uomini.

In questo libro c'è tutto: c'è la lotta per la libertà, l'amore viscerale per la propria patria, c'è l'amore in tutte le sue forme, ci sono il coraggio e la forza. Questo romanzo è una perla anche per gli amanti di storia italiana perchè la storia ci viene raccontata in un modo talmente scorrevole e raffinato da farcela vivere.

La Fallaci è davvero una garanzia, il modo in cui racconta le vicende della sua famiglia ci permettono di diventare parte integrante della storia. Insieme ai personaggi ci innamoriamo, lottiamo, ci ribelliamo e soffriamo. Le oltre 800 pagine volano via come se nulla fosse, io mi sono talmente affezionata alla storia da non volerla finire. Questo romanzo è ovviamente consigliatissimo insieme a tutta la produzione della Fallaci, una vera eccellenza italiana! Buona lettura!


"La vita è bella anche quando è brutta: una tale ammissione richiede una sorta di gratitudine. La gratitudine per i nostri genitori e nonni e bisnonni e trisnonni e arcinonni, insomma per chi ci ha dato l'opportunità di vivere questa straordinaria e tremenda avventura che ha nome Esistenza."

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