[Recensione] Il dolore, le ombre, la magia di Banana Yoshimoto


Buona Giovedì #FeniLettori! Oggi un libro un pò diverso dal solito. Avevo voglia di leggere qualcosa che superasse ogni limite, qualcosa di interiore e in un angolo recondito di una libreria ho trovato lui... Il dolore, le ombre, la magia.

Andando ad analizzare la copertina, devo dire che è molto significativa; nel romanzo che è solo di cento pagine viene descritta l'alchimia che si ha con i fiori, cactus e le piante in generale. Il titolo è perfetto, perchè la protagonista va a incespicarsi proprio con ombre e dolori  del suo passato. Questo è il secondo volume di una quadrilogia chiamata "Il Regno", il primo volume è Andromeda Height, uscito l'anno scorso e pubblicato in Giappone nel 2004.

Banana Yoshimoto come sempre, ci lascia stupiti e avvolti dal modo in cui redige le sue meditazioni. Vi dirò, i suoi non sono veri e propri romanzi narrati ma sono delle piccole massime di vita. Ogni piccolo granello di sabbia va al suo posto lentamente e con un estrema calma che quasi par trasmetterla al lettore. Le sue pagine si devono asspaorare, gustare, come un cioccolatino caldo con del liquore che scoppia al suo interno.

Ogni suo libro ci porta in un tempo e in una nazione che non ci appartiene, in modi di pensare diversi da quelli occidentali . Dei modi mirati, dolci e pragmatici che solo la cultura Giapponese può avere. Tutto sembra così caotico da noi e invece lì anche se la protagonista si ritrova in una grande metropoli tutto sembra trovare il giusto equilibrio.

Ed è proprio questo il tema del libro, trovare il giusto equilibrio fra tanti. Se nel primo volumo abbiamo visto la protagonista, Yoshie, nella sua stasi, in un mondo protetto e ovattato insieme alla nonna e a tutti i suoi affetti. Qui la ritroviamo in città ad affrontare i piccoli problemi della vita quotidiana e sembra quasi una bambina, nel porsi difronte alle nuove circostanze che si vengono a creare.

La stessa scritture sembra fragile ma allo stesso tempo decisa. Una scrittura diversa, amabile, che lascia il segno. Un modo di vedere molto differente da quello occidentale; mi ha colpito la parte nella quale viene a trovarla l'amico di Kaede, il suo compagno, pur trattandola male lei rimane affascinata da lui e gli si affeziona subito (anche se nel primo volume gli era antipatico). I gesti sono più sottomessi, i movimenti più lenti, le ragioni più dettate, le scelte ben ponderate, a differenza di quelle occidentali ove la donna vuole apparire come molte volte non è.  La riservatezza e il pudore di Yoshie mi sono piaciuti, il suo ritrovare se stessa anche in un mondo che non le appartiene, trovare il posto che ha di di diritto dove ognuno deve stare.

Ogni frase, ogni personaggio, anche se marginale affiora nella vita di Yoshie con tale forza che sembra aiutarla in questo lungo e solitario cammino. La sua strada con i negozi, che diventerà il suo rifugio. La scoperta di un nuovo mondo, in un messaggio forte e riflessivo che solo Banana Yoshimoto poteva darci. Buon Lettura.


"Invece nei sogni siamo solo spirito. Ecco perchè le emozioni si gonfiano e poi traboccano senza ritegno. Traboccano, e ogni stato d'animo si moltiplica all'infinito. E il cuore inizia lentamente a farci male, come se fosse di ritorno da un lunghissimo viaggio."

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