“La bambina entrò nella stanza colma di attrezzi artigianali, sacchi di argilla, gesso e taniche di acqua. Il padre la esortò ad avvicinarsi al tavolo di lavoro dove c’era una splendida bambola, la più bella che avesse mai creato. Sembrava una vera bambina di dieci anni, aveva il visino tondo dall’incarnato eburneo e le gote rosate, sulle spalle scendevano lunghi boccoli biondi, come quelli della madre, gli occhi erano gradi e color castano, come quelli del padre. Indossava un vestito merlettato rosa confetto che, ricordava bene, aveva visto cucire dalla madre pochi giorni prima. Ai piedi aveva dei calzini candidi con delle scarpe di vernice nera.
«Arianna ti presento Alice. Tua sorella.»”
Buio e Luce. Male e Bene. Il Krampus e San Nicola. Procedono di pari passo gli opposti a cui si lega la leggenda che vi proponiamo in questo periodo prenatalizio. Anche il Natale, tra luci e colori, gioia e armonia, ha la sua dose di creature orrorifiche, e così, accanto a Babbo Natale, ecco spuntare il suo alter ego oscuro, il Krampus. Oggi passiamo al lato oscuro del Natale. Partiamo dal principio. Le origini del nome si aggirano tra il bavarese Krampn, morto, putrefatto e il tedesco Kramp, che significa artiglio. L'aspetto del demone incrocia le sembianze caprine a quelle di un satiro ed è accompagnato da una colonna sonora di corni e campanacci con cui vaga per le strade dei paesi alla ricerca dei bambini cattivi. Ai suoni si accompagnano le frustate che questi esseri dalle sembianze mostruose distribuiscono nel caos creato al loro passaggio nelle vie. La storia narra che fu sconfitto dal Vescovo San Nicolò e da allora fu costretto a servirlo. Si t
"Se non fai il bravo chiamo (o viene) l'Uomo Nero! o "... Ninna nanna ninna oh, questo bimbo a chi lo do... Se lo do all'Uomo Nero se lo tiene un anno intero" o ancora " Non andare lì, c'è l'Uomo Nero che ti prende e..." nelle diverse varianti in cui questo personaggio tenebroso è stato utilizzato da genitori e affini. Neanche a dirlo, panico! Chi di noi infatti, quando era pargolo, non si è sentito fare almeno una volta questa terribile minaccia?! Domanda retorica. Tutti. O perlomeno, la maggior parte. Al punto che siamo cresciuti con il terrore dell' Uomo Nero che dal buio sarebbe apparso per portarci via chissà dove e chissà quando. Location principali di questo mostro terrificante restano, in verità, l'armadio e lo spazio sotto il letto. Ma chi è l'Uomo Nero ? Di lui si conoscono diverse varianti nel panorama mondiale. L'Uomo Nero o Babau o Babao , Barabao o Baubau , ad esempio in America Latina trova il suo
L'acchiappasogni. Molti lo tengono in camera. I più lo avranno visto appeso in qualche negozio. Affascinante e suggestivo, ammaliante nel suo ondeggiare, cattura la nostra fantasia. Pensato come una sorta di "oggetto magico" la maggior parte ne ignora la vera storia e l'originario significato. L'acchiappasogni risale all’epoca degli Indiani d'America, precisamente ai Cheyenne e ai Lakota. Lo consideravano sacro e perciò lo posizionavano all'ingresso delle singole tende in modo tale che chiunque potesse capire la professione di chi vi abitava. Questi erano differenti l'uno dall'altro, per l’intreccio o il numero dei fili, il tipo e la quantità delle piume, la disposizione e il tipo di perline. Quando iniziò la sua diffusione commerciale in Occidente però, vi si affiancò di pari passo un'interpretazione distorta, al punto da arrivare ad essere considerato in grado di allontanare i cattivi sogni. All’acchiappasogni era collegato un simbo