Buona giornata cari Lettori!Oggi voglio parlarvi di un libro che mi ha piacevolmente sorpresa...
Sei il mio sole anche di notte è una storia di amore, rinascita e seconde occasioni!
Ambrose Young è la star della piccola cittadina di Hannah Lake in Pennsylvania, lottatore di talento, non ha mai perso un incontro e viene celebrato e ammirato da tutti i suoi concittadini. Come se ciò non bastasse Ambrose è anche bellissimo e ha ottenuto una borsa di studio prestigiosa per l'università. Decisamente troppo per
Fern Taylor, ragazza ordinaria, timidissima e da anni innamorata di Ambrose. Unico vero amico
Bailey, il cugino affetto dalla Sindrome di Duchenne, ma con una forza di vivere e una volontà che superano qualsiasi barriera che la sua malattia gli impone. Poi arriva l'11 Settembre 2001, l'America assiste in diretta al crollo delle Torri gemelle e tutto cambia...Ambrose decide di abbandonare l'idea dell'università e si arruola nell'esercito, insieme ai suoi quattro migliori amici. Vengono mandati in Iraq e da quella missione solo Ambrose torna vivo, ma profondamente cambiato. Non è più il ragazzo modello, il lottatore che la città conosceva. E' un uomo a cui è stato tolto tutto, i suoi amici sono tutti morti nell'attentato e lui stesso ne è stato brutalmente sfigurato. Il suo viso non è più quello di una volta, i capelli lunghi, suo tratto distintivo, se ne sono andati, ha perso un occhio e un orecchio. Quando torna in città si isola, fino a quando Fern non lo ritrova, perchè per quanto sia cambiato, per lei è sempre il ragazzo di cui si era innamorata...
Mi aspettavo un romanzo diverso, almeno dalla cover e dal titolo che diciamolo pure sono abbastanza fuorvianti, ma in realtà questo libro non è affatto uno dei soliti Young adult che finisco sempre per bocciare, è completamente diverso.
Non si tratta della solita storia d'amore tra la ragazza ordinaria e il ragazzo bellissimo, questa è principalmente la storia di una rinascita, della rinascita di Ambrose, che da atleta eccezionale e poi soldato è diventato un uomo spezzato, qualcosa dentro di lui si è rotto dopo la missione in Iraq. I suoi amici sono morti e lui non riesce a perdonarselo perchè sa che la spinta per arruolarsi è venuta da lui. Non è più un atleta perchè avendo perso un occhio e non sentendo più da un orecchio ha perso l'equilibrio e tutte quelle caratteristiche che lo rendevano un lottatore straordinario. Sopratutto ha perso la dignità e la voglia e la forza di ricominciare a vivere.
E' anche la storia di come una ragazzina ordinaria, forse bruttina, si è trasformata in una bella giovane donna, che però non ha perso la capacità di vedere oltre quello che c'è esteriormente. Fern in Ambrose continua a vedere il ragazzo che conosceva, il ragazzo che era partito per la guerra per il suo paese. Fern vede oltre le cicatrici, oltre le ferite che non si rimargineranno mai, vede solo l'uomo che ha sempre amato, che forse non ha più l'aspetto di una volta, ma che alla fine è sempre lo stesso.
E poi c'è Bailey, il personaggio cardine del romanzo, il punto fermo della storia, l'esempio calzante di come, nonostante la malattia, le difficoltà e le limitazioni, la voglia di vivere vince su tutto!
Bailey sa che non sarà mai un ragazzo come gli altri, sa che non farà mai le cose che fanno tutti e sa che probabilmente non supererà i 20 anni, ma continua a combattere! E lo insegna anche a Fern e poi ad Ambrose. Questa è una storia di coraggio, una storia che tratta tanti temi importanti e lo fa delicatamente ma allo stesso tempo travolgendo il lettore. C'è tutto in questo libro: l'amore, il coraggio, la forza di ricominciare, l'amicizia, la fede, tutte quelle cose che ci permettono di andare avanti.
Questo romanzo è stato un'altalena di emozioni! Ho pianto, ho riso per le battute di Bailey e mi sono emozionata, l'autrice ha creato una storia bellissima, ricca di pathos e di insegnamenti importanti! Una di quelle storie che non ti aspetti, ma che ti lasciano nel cuore tante belle sensazioni!
"La vera bellezza, quella che non
svanisce e non crolla, ha bisogno di tempo. Di fatica. Di una resistenza
incredibile. È la goccia lenta a creare una stalattite, il tremito
della Terra a dare origine alle montagne, il continuo infrangersi delle
onde a spezzare le rocce e smussare i margini più aspri. E dalla
violenza, dalla foga, dalla furia dei venti, dal rombo delle acque,
emerge qualcosa che è migliore, qualcosa che altrimenti non sarebbe mai
esistito. Per questo noi resistiamo. Abbiamo fede che esista uno scopo
più elevato. Speriamo in qualcosa che non possiamo vedere. Crediamo che
ci sia un insegnamento nella perdita, che ci sia potere nell’amore, e
che dentro di noi ci sia il potenziale di una bellezza tanto magnifica
che i nostri corpi non possono contenerla."