[Recensione] Ascoltate le nostre sconfitte di Laurent Gaudè
Ascoltate le nostre sconfitte è un romanzo molto particolare che incrocia la storia tra un archeologa irachena e un agente della polizia segreta francese con quelle di condottieri che con le loro vittorie hanno lasciato il segno nella storia mondiale. Mariam è un archeologa che lavora per l'Unesco e si occupa di ritrovare opere rubate e di riportarle nel posto a cui appartengono. Durante uno dei suoi viaggi incontra Assem, un uomo misterioso con cui passa pochi momenti ma che lascia il segno nella sua vita. Da quel momento in poi le strade di Mariam e Assem saranno unite per sempre, anche se distanti.
In una lunga riflessione sulla civiltà moderna e sul significato della vittoria in generale, vanno ad intrecciarsi le vicende di famosi condottieri del passato come Annibale Barca, Hailè Selassiè, il generale Grant, e delle loro battaglie più famose, battaglie da cui sia vincitori che vinti uscirono sconfitti.
Questo romanzo mi ha completamente affascinata, posso tranquillamente affermare che si tratta di uno dei più belli letti finora. Gaudè ha uno stile meraviglioso, una prosa ricca, evocativa e poetica, una narrazione così particolare da catturare totalmente il lettore che si ritrova a saltare dal presente al passato continuamente come se si trovasse in una macchina del tempo.
Una delle parti più interessanti del romanzo è sicuramente l'abile intreccio tra la storia presente, tra Mariam e Assem, e quelle passate, le tante storie di condottieri che hanno portato le loro nazioni alla vittoria ma pagando amare conseguenze. Il contrasto tra sconfitta e vittoria viene argomentato in modo molto diverso dal solito.
In realtà in certe situazioni una vittoria equivale a una sconfitta, sopratutto quando la vittoria provoca un vuoto dentro che non si riuscirà più a colmare in alcun modo. E' questa la similitudine tra le vittorie dei grandi condottieri e le piccole vittorie di Mariam e Assem. Sono estremamente interessanti anche le riflessioni sulla società moderna e sopratutto sull'islamismo e la questione araba in generale.
Questo libro è davvero un gioiellino! Una prosa raffinata, una storia estremamente affascinante, dei personaggi indimenticabili e preziosi insegnamenti. Buona lettura!
"Ascoltate le nostre sconfitte, lo dicono insieme con una sorta di dolcezza e voluttà, ascoltate le nostre sconfitte, non eravamo che uomini, non poteva esserci alcuna vittoria, solo desiderio fino a farsi inghiottire, il desiderio e la dolcezza del vento caldo sulla pelle."