[Recensione] L'atelier dei Miracoli di Valèrie TongCuong
Tre Typewriter |
Sinceramente non saprei. Mi ha lasciata interdetta. Il libro non è brutto ma nemmeno bello. Affronta principi e temi importanti ma a me non ha lasciato grandi segreti se non qualche piccola nozione di vita.
Ci sono momenti, nella vita di una persona, in cui ti sembra che nulla vada come deve andare. Eppure anche in questi momenti rimane, sottile come un velo, un’insopprimibile voglia di felicità, la sensazione di avere comunque il diritto a una porzione di serenità, la speranza lieve ma tenace di trovare, là fuori, qualcuno che possa aiutarti. Così accade anche ai protagonisti di questo romanzo, due donne Mariette (donna sposata e oppressa) e Millie (donna solitaria e infelice della sua vita), un uomo Signor Mike (chlocard alcolizzato), in crisi, ai quali un incontro fortuito sembra aprire uno squarcio nel buio…
Un uomo che arriverà a salvare le loro vite ormai andate alla deriva Jean (uomo in cerca di redenzione), che li aiuterà con il suo Atelier dei miracoli, a espiare le loro colpe. Ma non è tutto oro quello che luccica e un segreto si nasconderà al suo interno.
Una sorta di misto, uno scambio di vite e un intreccio vivo e permanente che vi avvolgerà come una coperta di lana e vi riscalderà fino a rendervi vivi . La vita ha mille possibilità, noi possiamo trovarne altre mille per vivere e altre mille per non farlo. Come un serpente velenoso che si infila e si insinua arcigno. Un romanzo molto interessante, seppur a tratti instabile e fragile. BUONA LETTURA!