Buon pomeriggio cari Lettori! Oggi qui c'è un tempo talmente brutto che mette tanta tristezza. Per la recensione di oggi parliamo di un libro che ero molto curiosa di leggere ma che purtroppo mi ha delusa.
L'imperatrice del deserto è un romanzo che mixando storia e finzione ripercorre la storia che ruota attorno alla figura della
Regina di Saba.
Makeda è una giovane donna dall'indole coraggiosa e dal carattere forte, è decisa a mantenersi indipendente e proprio per dimostrare di essere capace di badare a sè stessa, decide di partire per un lungo viaggio alla ricerca del padre. Quel viaggio rappresenterà la nascita di quello che è poi divenuto un personaggio dalla fama mondiale. Divenuta Regina di Saba, Makeda si spingerà fino al lontano Regno d'
Israele dove regna
Salomone, per stringere un'alleanza destinata a concederle ancora più potere.
Quello che in principio mi attirava di questo romanzo era la promessa di una storia che avrebbe fatto luce su un personaggio storico estremamente affascinante e di cui non sapevo molto. Il libro mantiene la promessa e ci racconta fin nei minimi dettagli la storia di
Makeda.
Partendo dalla giovinezza, quando ancora era una ragazzina spregiudicata e libera ma allo stesso tempo intrappolata nel suo status di donna, fino alla conquista del tanto agognato potere, per arrivare infine al viaggio in Israele e all'incontro col Re
Salomone.
Il romanzo è bello corposo e lo stile dell'autrice è fin troppo dettagliato e ha un tono quasi da poema epico. Diciamo che questo stile non mi ha entusiasmata particolarmente, l'ho trovato a tratti un po' pesante, inoltre credo che abbia reso la storia poco scorrevole. La narrazione è alternata, seguiamo le vite di Makeda e Salomone sin dalla giovinezza fino al loro incontro e oltre.
Il personaggio che mi è piaciuto di più è proprio Makeda, è lei la vera e sola protagonista, una donna che si è conquistata quel che ha a forza di sacrifici e dolore.
Credo che l'aspetto storico sia molto accurato, inoltre trattandosi di una storia che ha per protagonisti anche dei personaggi biblici, i rimandi alla Bibbia ci sono e sono anche molti. Purtroppo la narrazione così lenta ha pregiudicato la mia lettura, sono parecchi giorni ormai che mi trascino dietro questo romanzo.
La storia non è riuscita a catturarmi, a mio parere non riesce a decollare e ci sono davvero troppi dettagli che rischiano di mandare in confusione il lettore.
Solitamente amo i romanzi storici ma stavolta mi sono addirittura annoiata in alcuni passaggi della storia. Nonostante il personaggio al centro della vicenda sia molto interessante, questo romanzo si rivela troppo dettagliato, mi è sembrato quasi di leggere un libro di storia vero e proprio, il che non è necessariamente un male ma sinceramente non era quello che mi aspettavo.
Una lettura un po' ostica, almeno per me, ma sicuramente affascinante nella sua ambientazione! Buona lettura!
"Quanto si sa di sè stessi? Quanto s'ignora?"