[Recensione] Dove tutto diventa possibile di Sarah Lark
Ho sempre amato le storie di guerra, soprattutto quelle della seconda guerra mondiale, mi è sempre piaciuto immaginare che in mezzo a tutto quel dolore, qualcuno abbia trovato la sua felicità, nonostante le ferite dell'anima.
Dove tutto diventa possibile è SPERANZA, volontà di trovare la luce; questo romanzo non mi ha colpita solo perché narra di guerra ma perché racconta una parte della storia, che io non ho mai approfondito, la deportazione polacca in Siberia per poi trovare una sorte di pace in Persia. In uno di questi campi si sviluppa la storia di due sorelle Helena e Luzyna, sopravvissute durante la deportazione. Helena è la sorella maggiore, dopo la morte della mamma cerca in ogni modo di prendersi cura della sorella, poco incline a collaborare, troppo presa dal suo amore per Kasper. Così quando si sparge nel campo la notizia che per alcuni ragazzi c’è la possibilità di emigrare in Nuova Zelanda Helena non esita a tradire Luzyna, partendo al suo posto. Il rimorso però non la lascia vivere felice.
L'arrivo in Nuova Zelanda è per Helena meraviglioso, si incontra e scontra con una realtà tanto diversa dalla sua, il romanzo qui si fa ancora più coinvolgente non solo la descrizione del paesaggio o delle fattorie ma anche la scoperta della cultura Maori, con i loro Dei e le loro usanze hanno donato un tocco quasi magico alla narrazione. Helena si sente totalmente accolta in questa realtà, tanto da farne in seguito materia di studio, questa cultura così distante dal suo credo fa sì che Helena ritrovi la vita e la luce.
Nonostante il fardello di bugie e dolore che si porta dentro riesce a riscattare se stessa, trovando amore, amicizia, una nuova casa e non solo. Un lieto fine più che meritato in un epoca in cui il dolore ne fa da padrona.
Un romanzo d'amore ma anche di scoperta, coinvolgente e appassionante che travolge i lettori alla scoperta della speranza!