[Recensione] Cara Ijeawele. Quindici consigli per crescere una bambina femminista di Chimamanda Ngozi Adichie
Cara Ijeawele è il secondo saggio breve che leggo della Adichie, autrice e attivista nigeriana che si è fatta conoscere per i suoi discorsi sul femminismo, tra cui il discorso pubblicato dalla Einaudi col titolo Dovremmo essere tutti femministi. Vi lascio anche il link al discorso vero e proprio tenuto dalla Adichie nel 2013.
Stavolta la Adichie ritorna a parlare del tema femminismo in risposta alla richiesta di una sua cara amica che, diventata mamma da poco, le chiede consigli per crescere una bambina femminista. Quindici brevi consigli costituiscono il corpo di questo saggio che in circa 80 pagine riesce a riprendere ed ampliare concetti in parte già espressi nel precedente saggio.
La Adichie è un'autrice che sto imparando ad apprezzare molto, a breve conto di approcciarmi anche ai suoi romanzi di cui sento sempre parlare benissimo. La sua è una voce estremamente moderna, fresca ma allo stesso tempo anche autoritaria e ben consapevole dell'importanza dei temi che affronta. Questo piccolo volume si legge davvero in brevissimo tempo ma riesce ad arrivare al cuore della questione e sopratutto tocca il cuore di chi lo legge.
Le argomentazioni sono espresse in maniera molto chiara, non ci sono concetti particolarmente complicati nè tanto meno si tratta di nuove nozioni relative al tema femminismo. Ma i consigli che la Adichie offre alla sua amica e di riflesso a tutti i suoi lettori sono consigli che dovrebbero essere applicati universalmente. Dovrebbero essere le basi dell'educazione di bambine e bambini.
Ho trovato questa lettura molto attuale e ricca di spunti interessanti su cui riflettere. In poche pagine l'autrice ci offre un saggio dettagliato e a tratti illuminante su uno dei temi più discussi della storia dell'umanità. Credo che tra le mie pagine preferite del libro ci sia quella riguardante la lettura, Chimamanda parla spesso di libri e lettura sottolineandone l'importanza, un pezzo del saggio recita proprio queste parole:
"Insegnale ad amare i libri. I libri l'aiuteranno a capire il mondo e a metterlo in discussione, l'aiuteranno a esprimersi, a diventare ciò che desidera."
Un saggio interessante e incisivo nella sua semplicità che in poche pagine riesce a catturare l'essenza di quello che dovrebbe significare la parola Femminista. Buona lettura!
"Il presupposto femminista dev'essere: io sono importante. Ho pari importanza. Non «se solo». Non «a condizione che». Io ho pari importanza. Punto."