[Recensione]Il Palazzo d’Inverno di Francesca Rossi

Tre Fenici e mezzo
Il Palazzo d'inverno è stato un romanzo, fiabesco. Accurati i termini e le parole. La storia è stata davvero affascinante e ha saputo trasportarmi all'epoca degli Zar.

Forse, mi sarei aspettata qualcosa di più intenso ma lo scritto è scorrevole e sintetico. La storia d'amore che si incespica fra i due personaggi è davvero ammaliante e ti lascia il sapore in bocca anche se avrei preferito più passaggi prima che gli stessi s'innamorassero.

La storia narra di Elena una nobildonna decaduta, ormai allo stremo delle forze, rimasta sola e indifesa. Il suo palazzo viene invaso dai bolscevichi insurrezionisti che stuprano le sue cose e distruggono, odiando i nobili e lo Zar che a quei tempi regnava in Russia. Possiamo ben dire che la storia si ripete però non si impara mai dagli errori umani e dalle morti.

 Un giovane bolscevico Dimitri mentre è intento a scardinare alcuni mobili, in cerca di tesori, si ritrova con alcune lettere fra le mani e un uovo di fabergè. Dopo attenta lettura s'innamora quasi di questa donna che scrive al suo amante, così forte e coraggiosa e decide che se mai la incontrerà la proteggerà. L'uomo va via e la donna Elena ritorna tramite dei passaggi segreti nel suo palazzo, qui verrà a scoprire che tutta la sua privacy è stata violata, incontrerà l'uomo che è ritornato per osservarla ancora una volta nel quadro e si scontrerà con la donna dei suoi sogni, amore a prima vista si potrebbe dire.

Ammaliante a mio avviso. La scrittrice ha una penna fluente e dolce. Il trasporto e la guerra che impazza è avvolgente e come un letto di spine sembra far trasalire i due innamorati. Mi è piaciuta la crudezza dei personaggi che si addicevano bene all'ambiente in cui si sono svolti i fatti. Istintivo a tratti passionale ha saputo lasciarmi brividi di estrema razionalità. BUONA LETTURA!

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