[Recensione] Questione di cuore di Carmen Bruni


Buon pomeriggio cari Lettori! Ebbene si,ci risiamo! Sto davvero cercando un nome per una nuova rubrica che conterrà tutte le recensioni ironiche su i vari Young Adult che vengono ormai pubblicati a ripetizione...

Questione di cuore è un romanzo che nasce come auto pubblicazione Amazon e poi,dopo esser stato apprezzato da molti e notato dalla Fabbri,approda nelle librerie in nuova veste.
I protagonisti della storia sono Giorgia e Alessandro: lui è il migliore amico del fratello di Giorgia, Carlo, e lei è da sempre innamorata di lui,ma non ha mai avuto il coraggio di confessargli i suoi sentimenti. Anche perchè improvvisamente Alessandro è partito per Londra, con la scusa di voler frequentare dei corsi di formazione, ed è rimasto lì un anno senza più dare alcuna notizia di sè. Giorgia cerca in tutti i modi di dimenticarlo, e sembra che ci sia quasi riuscita quando,esattamente come è andato via, Alessandro ritorna e si insinua nuovamente e con prepotenza nel cuore di Giorgia.

Io avevo già il sospetto che probabilmente questo romanzo sarebbe entrato a far parte di quelle letture che non riescono mai a piacermi, e infatti quello che ho provato durante la lettura si potrebbe facilmente riassumere così.


Da dove devo iniziare? Partiamo dalla storia: quella che andiamo a leggere è una storia semplice, in realtà fin troppo semplice, direi quasi banale. Tutti gli eventi sono una continua ripetizione, capitolo dopo capitolo succedono sempre le stesse cose: Giorgia e Alessandro litigano, poi si riappacificano, dopo tre secondi litigano di nuovo e così via fino all'ultima pagina. Hanno 26 e 23 anni e sembrano due ragazzini; lei non fa altro che struggersi d'amore per questo tizio che in tutta la sua vita l'ha sempre considerata una sorellina minore, lui invece per passare da "Sei la sorella del mio migliore amico ergo sei off-limits" al "Sono pazzo di te" ci mette 3,5 secondi. La coerenza insomma.
Alessandro è il tipico personaggio maschile stereotipato: è bello come un Dio, è intelligente e le donne gli cadono ai piedi come mosche. Inoltre è contraddistinto, come tradizione vuole, da un'aura di mistero e da segreti che lui non vuole assolutamente svelare perchè lo fanno soffrire troppo, salvo poi svelare tutto in una frase e liquidare l'affare in due minuti. Giorgia invece si comporta fin troppo da immatura, pensa una cosa e ne dice un'altra, inoltre ho trovato il suo punto di vista molto noioso, non fa altro che pensare sempre ad Alessandro e al fatto che non ha alcuna speranza con lui. Ho capito che questa cosa le fa male, ma gioia mia hai 23 anni e una vita davanti!


La storia è davvero ripetitiva, tanto che fin dall'inizio si capisce dove sarebbe andata a parare. Tutta la parte romantica è piena zeppa di clichè e un po' impersonale. I protagonisti narrano in prima persona la loro storia quindi il coinvolgimento emotivo si dovrebbe percepire immediatamente, in realtà le emozioni traspaiono poco e più che altro si parla di questo grandissimo amore ma lo si sente poco.

L'ambientazione è povera, tutto si svolge quasi nello stesso posto e la narrazione risente anche di questo aspetto risultando statica, lenta e poco coinvolgente. In conclusione devo bocciare questo romanzo che, pur trattando di una storia d'amore difficile e tormentata, non ha saputo affatto emozionarmi nè coinvolgermi! Alla prossima recensione della nostra "Rubrica ancora senza nome"!





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