Buona domenica cari Lettori!
Oggi parliamo di un romanzo speciale che ci trascina nella selvaggia Africa...
Africa mon amour è uno dei più bei romanzi che abbia letto nell'ultimo periodo.
La storia inizia a Parigi dove facciamo la conoscenza di
Delilah Drummond, donna piuttosto vivace e dalla vita privata scandalosa, che si ritrova vittima di un ulteriore scandalo così grave da costringerla a lasciare i circoli parigini e a ritirarsi nel lontano e sconosciuto
Kenya. Arrivata a
Fairlight ,la tenuta di uno dei suoi patrigni,insieme alla cugina
Dora, Delilah si troverà coinvolta in una vita che non ha nulla in comune con quella che ha condotto finora fatta di piaceri, locali alla moda e vestiti sfarzosi. In Africa non c'è spazio per troppa frivolezza, è un luogo pericoloso dove ogni cosa, ogni azione può portare a dure conseguenze. Ad insegnarle l'amore per quella Terra così selvaggia ma affascinante ci penserà
Ryder White,uomo dai saldi principi, poco incline alle frivolezze della buona società e animato da quello che si può definire solo come
"il mal d'Africa".
Guidata da Ryder, Delilah scoprirà che quel posto dimenticato dal mondo e così diverso da qualunque altro abbia mai visto potrebbe riservarle infinite sorprese e far nascere in lei emozioni nuove e prorompenti...
L'autrice ci conduce per mano tra gli anni 20' e 30' nei circoli della buona società attraverso Delilah, una protagonista particolare dal carattere focoso e irruento, con alle spalle già tre matrimoni finiti. Una donna che sembra essere snob e superficiale ma che pian piano svela il suo vero carattere diventando un personaggio molto interessante e tirando fuori una forza e una tenacia non indifferenti.
La storia ha un bel background storico, è ambientata in anni in cui l'Africa cercava ancora la sua identità, provava a ottenere indipendenza ma manteneva quell'aura di mistero e di pericolo che ancora oggi la contraddistingue.
Il romanzo è ben strutturato, la trama è perfettamente sviluppata e le vicende che si susseguono nel corso della storia riescono senza problemi a tenere desta l'attenzione del lettore.
Io ho avuto difficoltà a mettere giù il libro,ne ero completamente rapita!
I personaggi sono molto variegati, nella piccola società del Kenya in cui Delilah fa il suo ingresso troviamo un po' gli stessi personaggi che troveremmo in un salotto parigino, l'unica differenza è che questi ultimi sono molto più agguerriti e pronti ai pericoli dell'Africa.
Come ho già detto
Delilah mi è piaciuta molto, seguire la storia attraverso di lei e vederla maturare e fare un percorso di crescita è stato davvero molto interessante, come anche seguire l'evoluzione del suo rapporto con
Ryder, un personaggio diverso dal solito e molto intrigante, e
Gideon, il guerriero
Masai che diventa protettore e amico di Delilah.
La vera protagonista però è l'Africa! A lei spetta il posto d'onore di questo romanzo, la terra che è fulcro di tutto, terra di estremi contrasti: la bellezza più profonda contrapposta ai mille pericoli, i valori delle popolazioni keniote contrapposte a quelle dei coloni.
Quella terra che pian piano entra letteralmente nel sangue di Delilah che si ammala di quello che tutti conosciamo come il mal d'Africa, quella nostalgia, quell'amore viscerale per una terra che è impossibile dimenticare!
Un romanzo fatto di forti contrapposizioni, di personaggi indimenticabili e di lei, l'Africa selvaggia, che scaverà una breccia anche nel vostro cuore!
Buona lettura!
Ero innamorata, innamorata davvero per la prima volta dopo tanto tempo, forse la prima volta da sempre. E lo ero di questo luogo, di questa Africa vera e reale per me quanto un uomo. L'acqua grigioverde del fiume Tana era il suo sangue,e il ritmo costante dei tamburi dei nativi il battito del suo cuore. La sabbia rossa delle sue carni aveva l'odore di salvia degli steli blu dei leleshwa e quello dolce dei gelsomini,e sotto c'era la nota intensa e ferrosa del sangue. Nel cuore del rift c'era il suo cuore,e le rocce erano le sue ossa. Il Kenya era diventato amante, maestro e mentore,non potevo lasciarlo...