Buongiorno amici lettori, il caldo non smette di infuocare città e cuori, Milano è sempre più sola e io sono chiusa nella mia casetta, abbracciata al condizionatore. Da questa postazione vi regalo la recensione di una storia bella e particolare. Quindi preparate una bibita fresca e buona lettura. La vita di Violette è uguale a quella di tante bambine. Due fratelli, Jean e Augustin, una madre premurosa, un padre completamente assorbito dal lavoro. Un cane, Javert, conosciuto per caso e amato all’istante. E tante case: la prima a Roma, poi a Parigi, infine a Plouzané, in Bretag na, a pochi metri dal mare, il posto migliore per curare le ferite dei sogni non realizzati.  Le giornate di Violette corrono leggere, come quelle di tanti bambini, tra passeggiate, chiacchiere, giochi e letture. Le notti sono diverse. Perché Violette non dorme, cammina al buio, i piedi scalzi, l’abito celeste. Riempie le ore contando i libri dei genitori, tremilaottocentosettantotto per l’esattezza, sistema tutti i ricordi nel ricordario, per non perderli più.  E ogni giorno guarda il mondo e lo vede cambiare, le persone vanno a una velocità differente, crescono, invecchiano, spariscono. Invece lei rimane sempre la stessa, le stesse mani, lo stesso viso. Perché Violette è la bambina che non c’è. Non è mai nata, è il desiderio perfetto di tutti loro, mamma, papà, Jean e Augustin. Eppure vive, ride, corre, esiste, almeno fino a quando qualcuno continuerà a pensarla. 
“Voglio vivere una volta sola ” è una storia tenera e malinconica. La fantasia, che per incanto, si mescola alla realtà. Francesco Carofiglio vivere, parlare, raccontare, sognare 
Violette  non è mai nata, ma tutti la vogliono. Non c'è, ma è in ogni loro pensiero. Lei di notte passeggia per la casa, legge libri, scopre segreti e impara a conoscere la vita.
Ogni giorno parla con mamma e papà, gioca e si confida con i fratelli e sogna quello che vorrebbe diventare, una volta scesa tra di loro. Esiste finché rimane nei pensieri di ognuno di loro. Conosce città, incontra persone, si stupisce di tutto e si scontra anche con  l'amore. 
 
Un libro incantevole, da leggere e tenere sul cuore.  
SE FOSSE... 
  Parigi, dove fantasia e realtà si confondono e la magia è nell'aria. 
Il turchese. Come ho immaginato gli occhi di Violette. Come il suo vestito,il cielo e il mare. Come l'orizzonte dentro ognuno di noi. 
il notturno di Chopin. Perchè sono queste le note che viaggiavano nell'aria mentre leggevo questo romanzo. E mi sembrava di vedere Violette gironzolare per la casa scalza. 
Ho pensato subito a “Il favoloso mondo di Amelie” forse per l'ambientazione o forse senza un vero perché.