Ciao amici della #FeniceBook, dalla mia postazione magica oggi tiro fuori dal cilindro la recensione di un romanzo davvero fantastico. Particolare e originale. Buona lettura.
Si sa, i giovani gay non vedono l’ora di lasciare la provincia per la volta delle grandi città. Grindr che scoppia, palestre aperte fino a tardi, ampia scelta in discoteche. Ma c’è chi resta. Chi è attaccato alle piccole cose. Chi alla famiglia. Chi ai profumi della pasta fatta in casa o dei fiori di campo. I gay di paese non mangiano sushi all’all you can eat, ma pranzano alla tavola calda con una parmigiana. Non scappano dalle madri in un bilocale a pezzi con due coinquilini, ma campano fino ai trent’anni nella stanzetta di sempre, con tutti i parenti nel quartiere. Non litigano con i fidanzati su Whatsapp, ma si minacciano alla finestra. Paolo ha ventisette anni, vive a Salerno e ha un negozio di fiori. Sembra un giovane come tanti. Ha un’amica che cucina, un ragazzo che lo ama, Enzo, e una grande, strana famiglia. Paolo, però, nasconde un segreto. Un segreto che lo segue con due gambe e lo spinge a rifiutare l’amore, visto come un satellite che non riesce a toccare. Quando le voci delle nonne lo mettono in guardia sul futuro, decide di correre ai ripari. Prima che l’estate giunga a Salerno, Paolo sarà costretto a riabbracciare il suo cuore satellite.
Questo romanzo non è una semplice storia d'amore, e non è solo una storia d' amore omosessuale.
Cuore satellite è proprio un viaggio. Dentro se stessi e anche attraverso gli altri. Pierpaolo Mandetta ci regala uno spaccato di vita reale. Quella di tutti i giorni, fatta di sorrisi, pianti e silenzi. Di paure e mancanze. Mette a nudo il rapporto con gli altri e con quell'Io che si mette sempre in discussione e a cui, ogni tanto, bisogna dare risposte e carezze.
Ci presenta e ci porta con lui in un sud Italia legato alle tradizioni e ai valori, alle cose semplici e all'amore incondizionato, che a volte si è incapaci di dimostrare.
Questa storia mi ha fatto sorridere, pensare, e sperare. Perché la vita è una e si deve vivere appieno. Non ci dobbiamo fermare e se qualcosa ci vieta di andare avanti allora noi facciamo un piccolo salto indietro per poi volare via verso un bel futuro. L'amore è una cosa semplice, canta qualcuno, e lo penso anch'io, ma talvolta sono gli eventi o lo persone a rendere tutto difficile e complicato. Proprio come nel caso del protagonista Paolo. Un ragazzo sensibile, un ragazzo che non ha paura di nulla, se non di amare.
Grazie alla presenza del Paolo “bambino” che non si è perso, e dell'amore delle nonne che non ci sono più, ma ci sono sempre, riuscirà, facendo due passi indietro, a capire cosa lo blocca, a scoprire all'interno della famiglia quel qualcosa che lo frena nel lasciarsi andare completamente verso l'amore. Incontrerà e si scontrerà con quelle vecchie paure che lo ancorano a terra, le guarderà in faccia e dopo un pianto liberatorio volerà via. Tornerà a sorridere, a vivere e ad amare. Anche grazie alla presenza di una nuova storia, di un uomo che è entrato nella sua vita con dolcezza e sicurezza e un pizzica di stravaganza.
Ho trovato questo romanzo splendido. Diretto, intenso e vero. Niente è lasciato al caso. Dialoghi perfetti e reali. Una scrittura scorrevole e pulita. Una storia che non lascia indifferenti. E ci si può immedesimare in ogni personaggio e vi ritroverete a fare il tifo per loro. E soprattutto per Paolo. Se non lo avete ancora fatto, leggetelo, e poi mi darete ragione.
SE FOSSE...
Se un libro o un autore fossero musica...fossero un film, un colore, una città ...Ognuno di noi nel nostro immaginario crea mille mondi, mille volti e mille ideologie. Invece di inserire le solite recensioni e le solite interviste assocerò questa meravigliosa idea di immaginare se un autore fosse...o un libro ...a seconda dei casi...