[Rubrica: Se Fosse#10] Intervista a Nadia Lattanzi

INTERVISTA A NADIA LATTANZI

Buongiorno amici lettori, oggi voglio farvi conoscere Nadia Lattanzi, autrice di “Io, Clara.. e le altre” edito Albatros. Donna e mamma romana de Roma. Passionale e appassionata.

Ciao Nadia e benvenuta tra gli amici de La Fenice Book. “Io, Clara... e le altre” è una storia che parla di donne. Di dolore, rinascita, complicità, amore. Come è nata e perché?

Nasce da me (Io), Clara (una senza tetto che vive a piazza Barberini)...e le altre (quelle che incontro durante la vita) che poi si traduce con un "sono sempre io che mi guardo dentro”. Paure, esperienze, vita comune... Mi sono trovata a scrivere di me e l' ho capito anni dopo quando mi sono riletta. Avevo fatto un grosso percorso personale e m'illuminai davanti a me stessa. Poi ci vidi un amore immenso per mia nonna (grandissima donna!) e lo tradussi in Rita e tutti quei fianchi rotondi, seni bianchi e capelli lunghi, mani e sorrisi. Sensibilità, dolcezza, forza e passione. Come non scrivere di tutto questo?!!

Molti autori scrivono di notte, altri sul treno. E tu? C'è un momento specifico della giornata o un luogo in cui ti senti particolarmente ispirata?

Io scrivo. Ovunque. Su qualunque supporto. Senza una regola. Senza un orario. Mi trovo a scrivere in metropolitana durante il tragitto casa/lavoro se vedo un "soggetto" che m ispira o sul water la mattina dopo il caffè se un sogno è stato particolare. Per fortuna non c'è mai una regola e questo vuol dire che ancora mi diverto a scrivere.

Siamo sempre alla ricerca del poi. Abbiamo appena finito di leggere un romanzo e già vogliamo sapere se quell'autore ne sta scrivendo un altro. Tu, hai in cantiere una nuova storia?

Io ho sempre in cantiere un' altra storia, ma credo come tutti. I nostri/miei sogni, desideri sono le mie storie. E c'è sempre un sacchetto di parole nuove da mescolare bene e mettere su carta. Mi ritaglio storie nuove già solo quando esco di casa e incontro la gente. Se potessi fare solo quello in ogni momento... avrei riempito milioni di pagine.

Mi piace andare a fondo e conoscere le persone, prima di tutto. E sono curiosa, e credo anche i nostri lettori, di sapere qualcosa di più personale. Hai mai fatto follie per amore? Ce ne racconti una?

La follia più grande in questa epoca di "apparenza" è mostrarsi all' altro con tutte le fragilità tra le mani. Ho imparato che gesti plateali coprono solo delle immense insicurezze e che poi queste sono le cause della fine degli amori. Spogliarsi davanti all' altro è la più folle delle cose che si possano fare per amore, adrenalina allo stato puro. Qualcosa che anche quando l' amore finisce resta come un tatuaggio. Nell' ultima storia d'amore ho fatto questo.

Un segreto, un sogno, un viaggio ancora da fare.

Credo che la risposta a questa domanda sia una sola e racchiuda le tre "parole".  Il viaggio ancora da compiere è nel mio sogno segreto, quello di diventare una brava scrittrice e finalmente affermarmi in questo mondo e tra le librerie della gente.


SE FOSSI...
Se un libro o un autore fossero musica...fossero un film, un colore, una città ...Ognuno di noi nel nostro immaginario crea mille mondi, mille volti e mille ideologie. Invece di inserire le solite recensioni e le solite interviste assocerò questa meravigliosa idea di immaginare se un autore fosse...o un libro ...a seconda dei casi...


Londra.  Devo averci passato una vita precedente perché mi sono sentita subito subito a  casa.



Bianco. E' luce, estate. Bianco latte che nutre.

Un miliardo di canzoni. Una fra tante “Stelle di stelle” Claudio Baglioni.


“Fiori d'acciaio” film con una Julia Roberts giovane e tante donne attorno. Forse da lì la mia ispirazione.

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