[Recensione] Il Silmarillion di J.R.R. Tolkien


Buon pomeriggio cari Lettori  e buon inizio settimana! Oggi parliamo di quello che è probabilmente considerato la Bibbia del fantasy...

Il Silmarillion è un libro che raccoglie vari racconti che narrano dell'Universo di Arda, il mondo creato da Tolkien, dalla sua nascita alla Terza Era. E' stato definito dallo stesso figlio di Tolkien, l'opera centrale e più importante scritta dal padre, l'opera che fa da preambolo alla storia più famosa che tutti conosciamo piuttosto bene. Il Silmarillion è composto da una serie di racconti, quindi non va considerato un vero e proprio romanzo ma piuttosto una sorta di epopea mitologica. Il libro, pubblicato postumo, è così diviso:

  •  Ainulindalë o La musica degli Ainur, in cui si narra della creazione di Eä.
  • Valaquenta, in cui si parla dei Valar.
  • Il Quenta Silmarillion, corpo centrale del libro, in cui si narra di eventi avvenuti nella Prima Era, tra cui la ricerca dei Silmaril.
  •  Akallabêth, in cui si racconta della caduta di Nùmenor.
  • Infine Gli anelli del potere e la Terza Era, parte conclusiva del volume che riassume eventi della Seconda e Terza Era che fanno da introduzione al Signore degli Anelli.

Il Silmarillion è un'opera di una complessità e di una bellezza uniche. Come si fa a restare indifferenti al genio di un uomo che creò tutto un mondo fantastico ricco di particolari e di personaggi?
Credo che per apprezzare un volume del genere sia necessario aver letto almeno Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli, perchè in questo caso pur trovandoci a leggere di un mondo che in parte abbiamo già imparato a conoscere ed amare, stavolta Tolkien ne parla in tono molto più complesso e dettagliato, le vicende narrate, i personaggi, sono molto più complessi rendendo il libro più simile ad un racconto mitologico che a un fantasy puro.

Il libro è diviso in 5 sezioni, di cui la terza costituisce la parte centrale e più corposa della storia. In Ainulindalë e Valaquenta si narra della nascita del mondo di Arda ad opera dei Valar e successivamente vengono descritti i Valar stessi. Nel Quenta Silmarillion l'attenzione si concentra principalmente sulla Prima Era e sui Silmaril, le gemme che racchiudono la luce degli alberi di Valinor. Infine abbiamo il racconto in cui si parla dell'ascesa e della caduta della stirpe dei Nùmenòreani, da cui discende Aragorn, e il racconto conclusivo che narra sotto forma di riassunto gli eventi che conducono alla storia del Signore degli Anelli.

Il Silmarillion mi è piaciuto moltissimo, nonostante abbia più volte sentito che si trattasse di una lettura pesante, io personalmente l'ho trovato molto scorrevole e di facile comprensione, credo sia un must per gli amanti dell'universo creato da Tolkien e per chi sente costantemente la mancanza della Terra di Mezzo.
Lo stile di Tolkien qui si fa più maturo, più complesso, ma allo stesso tempo mantiene quel fascino e il tono poetico che lo contraddistinguono e che in alcuni passaggi è di una bellezza assurda. Non posso non menzionare fra tutti il racconto di Beren e Lùthien, una delle storie più belle e poetiche che abbia mai letto!

Ho amato la dovizia di particolari e le tante nozioni su Arda e sui personaggi. I particolari, i dettagli, che si notano anche dalla mappa, dagli alberi genealogici e dal lessico contenuti alla fine del volume, sono gli elementi che fanno del Silmarillion una vera e propria epopea, il fantasy al suo meglio.
Non vedo l'ora di continuare a leggere gli scritti di Tolkien che ormai è diventato uno degli scrittori che porto nel cuore. Se avete voglia di entrare in un mondo fantastico, ricco di dettagli, di personaggi indimenticabili e di racconti meravigliosi, allora leggete Tolkien, vi assicuro che vi conquisterà! Buona lettura!

"Il cristallo era, per i Silmaril, null'altro che ciò che il corpo è per i figli di Iluvatar: la dimora del suo fuoco interiore, che è in esso e insieme in ogni parte di esso, e che ne costituisce la vita..."

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