[Recensione] La sarta di Mary Lincoln di Jennyfer Chiaverini


Buon Giovedì #FeniLettori, una nuova recensione di un libro che bramavo da tanto. Ieri l'ho concluso...

La sarta di Mary Lincoln è un romanzo storico ispirato alla vita di Elizabeth Hobbs Keckley ex-schiava che divenne una sarta di successo, attivista civile e autrice del Washington, DC. Al servizio della First lady Mary Todd Lincoln  moglie di Abraham Lincoln sedicesimo presidente degli Stati Uniti. Fu il presidente che pose fine alla schiavitù, prima con il Proclama di emancipazione (1863), che liberò gli schiavi negli Stati della Confederazione e poi con la ratifica del XIII emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America, con il quale nel 1865 la schiavitù venne abolita in tutti gli Stati Uniti.

Il libro parla di Lizzie e della sua vita. La sua passione per il cucito, la sua storia e le vicissitudini di quei tempi. I problemi della secessione e gli eventi storici che ne seguirono, con milioni di morti e feriti. Elizabeth proprio in quegli anni turbolenti e dopo la sua liberalizzazione da schiava divenne una delle sarte più brave e famose, lavorando per donne bianche e importanti, fino ad arrivare alla First Lady, il suo sogno.

Il libro è bello colmo di eventi e dinamiche storiche fondamentali e interessanti. Scritto con energica maestria e raffinato al punto giusto. La scrittura scorrevole e le parole ordinate rendono il romanzo fluido. La bellezza del personaggio che ci viene proposto è magnetico e notevole. Il suo modo di fare, la sua personalità genuina ma caparbia al punto giusto la rende una donna, eroina, dei suoi tempi. I dettagli che ci vengono proposti sono meticolosi e studiati.

I personaggi importati che danno risalto alla stessa protagonista sono stati un baluardo per la storia che conosciamo tutti e per le problematiche della liberalizzazione della schiavitù. Lizzie ebbe fortuna e dopo tanti anni riuscì a guadagnare la sua libertà.

Mi è piaciuto il modo dell'autrice di esporre la storia, affonda nelle viscere e ci fa comprendere la difficoltà in tutti gli ambienti. Mary Lincoln la moglie del presidente non era una donna semplice, non era amata e le sue scelte erano dibattute da tutti, l'unica amica e confidente che le rimase fu proprio Lizzie.

Il figlio di Lizzie, George, che conosciamo attraverso uno scambio epistolare sembra un bravo ragazzo, peccato per la sua vita.
Un romanzo che sicuramente va letto, per approfondire la storia, le scelte e osservare da un versante completamente diverso la vita di allora e di quei tempi. Tutti avevano da combattere per qualcosa.

La vita di una donna, forte che ha cambiato la sua vita, attraverso il suo lavoro.

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