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Film
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Movie Recensioni
Pubblicato da
Ilaria P.
novembre 25, 2016
[Movie Review] Room
Buon pomeriggio cari lettori e benvenuti ad un nuovo appuntamento con la nostra rubrica dedicata al grande schermo!
Room racconta la straordinaria storia di Jack, un bambino vivace di 5 anni che viene accudito dalla sua amorevole e devota Ma'. Come ogni buona madre, Ma' fa di tutto affinché Jack sia felice ed al sicuro, ricoprendolo d'amore e calore e passando il tempo a giocare e raccontare storie. La loro vita però, è tutt'altro che normale - sono intrappolati- confinati in uno spazio senza finestre di 3 metri x 3, che Ma' eufemisticamente chiama "Stanza". All'interno di questo ambiente Ma' crea un intero universo per Jack, e fa qualsiasi cosa per garantire al figlioletto una vita normale ed appagante anche in un luogo così infido. Ma di fronte ai crescenti interrogativi di Jack circa la loro situazione, e la ormai debole resistenza di Ma', decidono di mettere in atto un piano di fuga molto rischioso, che potrebbe metterli però di fronte ad una realtà ancora più spaventosa: il mondo reale.
Room
fa parte del recupero dei "Film da Oscar" di quest'anno, recupero che in questo caso avviene con molto ritardo per colpa della mia riluttanza a guardarlo. Non c'è un motivo preciso per cui io non l'abbia visto finora, ho semplicemente rimandato nonostante fossi molto curiosa. La trama ruota tutta attorno al piccolo
Jack
e alla sua
Ma'
, intrappolati in un minuscolo capanno degli attrezzi.
Joy
aveva solo 17 anni quando venne rapita e rinchiusa in quel capanno in cui avrebbe vissuto per sette anni.
Man mano che Jack cresce e che la vita in quell'orribile posto diventa sempre peggio, Joy decide di trovare il modo di fuggire utilizzando proprio il piccolo e coraggioso Jack. L'impatto col mondo reale sarà però doloroso al pari degli anni passati in prigionia.
Credo che la parola giusta per descrivere questa pellicola sia straziante.
La storia si divide in due parti nettamente separate: nella prima parte della storia vediamo la vita nella
Stanza
e poi la fuga. Nella seconda parte assistiamo ad un vero dramma psicologico, quello di Joy che non riesce a trovare il modo di tornare a vivere nel mondo dopo aver passato 7 anni della sua vita segregata e vittima di violenze e abusi.
Il film scorre velocemente e riesce a tenere desta l'attenzione dello spettatore, nonostante l'ambientazione scarna e la presenza, almeno inizialmente, di due soli personaggi. La forza della pellicola sta proprio nei suoi protagonisti,
Brie Larson
nei panni di
Joy
, vincitrice dell'Oscar come miglior attrice, e il piccolo
Jacob Tremblay
nei panni di
Jack
. La loro interpretazione è realistica e profondamente toccante.
La storia di Joy e Jack è sicuramente una storia dolorosa e non semplice, il film la racconta perfettamente non tralasciando nulla e concentrandosi sopratutto sull'aspetto psicologico della vicenda e narrandola attraverso gli occhi del piccolo Jack, scelta narrativa molto interessante e traente spunto dalla narrazione utilizzata nel libro da cui la pellicola è tratta.
Una storia commovente e un'interpretazione magistrale per un film imperdibile!
Buona visione e alla prossima!