[Recensione] La strada tra di noi di Nigel Farndale


Buon pomeriggio cari lettori!Oggi parliamo di un romanzo non semplice da descrivere,ricco di sfaccettature diverse...

La strada tra di noi è articolato su due piani temporali: da una parte ci troviamo nel 1939 a Londra, poco prima dello scoppio della Seconda Guerra mondiale, dove conosciamo Charles e Anselm, studenti d'arte. I due vengono arrestati per la loro relazione, Charles viene espulso dall'aviazione, mentre Anselm viene mandato in Alsazia in un campo di rieducazione. Solo tramite le lettere che nel tempo continueranno a scriversi riusciranno inizialmente a tenersi in contatto, fino a quando con lo scoppio della guerra e l'arrivo dei nazisti perderanno i contatti e a quel punto solo il sentimento che li lega gli permetterà di continuare a sperare di rivedersi un giorno. 
Dall'altra parte ci troviamo nel 2012 quando Edward, diplomatico inglese rapito dai talebani e rimasto in prigionia per ben 11 anni, viene finalmente liberato. Ritornare ad una vita normale dopo i mesi di prigionia e torture non sarà affatto facile, specialmente quando si renderà conto che tutto quello che un tempo aveva ormai non esiste più. Queste due storie, apparentemente lontane, con il proseguire del racconto andranno ad intrecciarsi e a creare una storia complessa che ha avuto inizio settantanni prima...

La storia raccontata in questo romanzo è molto più complessa di quel che sembra. Il libro, narrato in terza persona, racconta due storie che almeno all'inizio sembrano non avere quasi nulla in comune, ma pian piano l'autore dissemina una serie di indizi che poi nelle ultime pagine del romanzo vanno ad unirsi e a dare la soluzione all'enigma che il libro pone. La lettura è stata un po' lenta e altalenante, questo perchè l'autore ha uno stile ricco di descrizioni, a volte fin troppe descrittive che spezzano il ritmo della storia e la rendono lenta. Per quanto riguarda la trama,credo che l'autore abbia saputo sfruttare al meglio quello che aveva, entrambe le storie sono ben raccontate, ricche di particolari e con dei personaggi ben definiti ai quali è impossibile non affezionarsi.

Purtroppo l'autore alla fine si è un po' perso, infatti dopo aver perfettamente narrato due storie, alcune volte descrivendole fin troppo nei dettagli, e aver incuriosito il lettore con i punti in comune che le due storie accumulano nel corso della lettura, sul finale da loquace diventa improvvisamente di poche parole! Quel finale che avrebbe dovuto dare risposta a tutte le domande che il lettore si pone, è un finale frettoloso, confusionario, sembra quasi che l'autore fosse arrivato al massimo delle pagine previste e abbia dovuto concludere il prima possibile!

A parte queste piccole pecche che ho trovato, il romanzo in sè è stato comunque una buona lettura, interessante, appassionante e con la giusta dose di mistero!

Post popolari in questo blog

La leggenda del Krampus

La leggenda dell'Uomo Nero

La leggenda indiana dell'acchiappasogni