Ben ritrovati lettori! Dunque.. oggi voglio parlarvi di un libro per ragazzi La carica dei 101. È un libro che ho trovato per caso su internet, lo regalava una ragazza e io l'ho adottato.Si, non lettori, se state leggendo si! Noi fanatici dei libri, i libri non li acquistiamo, li adottiamo e la differenza è sostanziale, ma non sto qui a tediarvi con disquisizioni che poco c'entrano con l'argomento di oggi.
Dunque, dicevo.. ammetto con vergogna la mia ignoranza, ma non sapevo che fosse tratto da un libro, scritto da
Dodie Smith.
Un libro bello, davvero bello che almeno una volta nella vita qualunque sia la vostra età andrebbe letto.
La storia è una storia nota a tutti i due dolcissimi cani dalmata hanno dei cuccioli, cuccioli che l'amica crudele della loro padrona vuole comprare i cuccioli per farne una pelliccia.
Ma prima di parlarvi delle differenze fra il libro e la sua trasposizione cinematografica, voglio raccontarvi qualcosa su questo libro. Fu scritto nel 1956, all'autrice l'idea del romanzo venne quando un'amica vedendo i suoi dalmata commentò "
Questi cani sarebbero perfetti per farne un cappotto di pelliccia!" Il dalmata protagonista fu chiamato
Pongo in onore del primo dalmata dell'autrice.
Nella trasposizione cinematografica ad opera di
Walt Disney, Pongo e Missis diventano Pongo e Peggy, la figura di Perdita, un cane dalmata trovato per strada in difficoltà dal padrone di Pongo e Missis e che viene accolto in casa anche per aiutare la giovane mamma ad allattare i cuccioli, sparisce, sostituita da una tata umana.
Crudelia De Vil, diventa Crudelia De Mon. Notate bene... De Vil - devil (demonio), De Mon - demone è un nome che caratterizza il personaggio evidenziandone la sua natura crudele.
Crudelia De Vil o Crudelia De Mon, poco importa, la sotanza non cambia certo il fatta che sia un essere terribile e crudele. Ricordo il viaggio di Pongo e Missis come un viaggio più avventuroso di quello di Pongo e Meggy, ma una cosa di sicuro non cambia, la dolcezza di Missis e del suo Pongo, la bellezza della storia e gli spunti riflessione. Già perché anche un libro semplice ha tanto da dare e da insegnare.
L'autrice dando ai cani un aspetto un po' "umano", riesce a mettere in evidenza ciò che i cani sono, creature meravigliose, dai grandi sentimenti e dal grande cuore. Io vi consiglio questo libro e vi consiglio di soprassedere sull'età di lettura, tornare piccoli, a volte, è un'avventura meravigliosa e
La carica dei 101 merita ogni secondo del tempo che gli donate.
Buona lettura lettori, non lettori mi auguro che possa incuriosirvi questa storia tenerissima.
A presto, alla prossima puntata di "Chi ha incastrato i fratelli Grimm?". No, nessun "Chi ha incastrato i fratelli Grimm?", era uno scherzo, ma alla prossima vi aspetto per davvero!