Buona giornata cari Lettori!
Oggi parliamo di un romanzo che tratta un tema abbastanza duro...
L'ultima volta che ti ho detto addio è una storia che tratta in maniera estremamente delicata il tema del suicidio.
Lexie è una giovane promessa della matematica, ha sempre sognato di lasciare il posto in cui vive per frequentare il
MIT, un prestigioso college.
Quando arriva la lettera che le conferma che è stata accettata, tutto sembra andare secondo i piani, ma Lexie ha perso ogni interesse anche per il MIT, da quando suo fratello
Ty si è suicidato.
Dopo il suo suicidio, Lexie e la madre non trovano pace, non riescono a capire perchè Ty abbia compiuto quel gesto e sopratutto come abbiano fatto a non capire che qualcosa non andava. Persa in tutto ciò che le ricorda suo fratello, Lexie inizia a sentire la presenza di Ty, come se lui fosse ancora lì in casa accanto a lei, come se non se ne fosse mai andato...
Un romanzo come questo non è certo per tutti, l'argomento trattato è sicuramente duro da digerire: il suicidio giovanile e i devastanti effetti subiti da chi perde qualcuno in modo tanto violento e repentino. Lexie inizia il suo racconto attraverso le pagine di un diario, diario che il suo terapista le ha consigliato di scrivere per aiutarla a metabolizzare il dolore e a ricordare i momenti più belli che ha passato con Ty. Ma Lexie sembra avere la mente in subbuglio, non ricorda, non ricorda nemmeno le ultime parole, gli ultimi sguardi che ha scambiato con suo fratello l'ultima volta che l'ha visto.
Ty si portava un dietro un malessere che non riusciva ad abbandonare, un'inquietudine, un dolore sordo che era sempre lì e che alla fine l'ha condotto a compiere un gesto estremo, gesto per lui liberatorio, per la famiglia ovviamente devastante.
Lexie ora è rimasta sola a fare i conti con una padre che li ha abbandonati e si è rifatto una vita, con una madre che non trova la forza di rialzarsi dopo la perdita del figlio, con una vita che sembra non essere più la sua, una vita che ormai Lexie vive da spettatrice passiva.
Attraverso il diario Lexie inizia a ricordare i momenti più belli con Ty, ricostruisce i suoi ultimi momenti di vita e pian piano inizia a risalire in superficie, a liberarsi dal senso di colpa per non aver capito prima, per non essere stata lì quella terribile sera e così perdona Ty per non essere più con lei e sopratutto perdona sè stessa.
L'accettazione della perdita, del dolore stesso, dolore che in qualche modo pretende di essere sentito, conducono Lexie alla guarigione e la riportano alla vita.
Nonostante il tema difficile e complicato da trattare,
l'autrice riesce a trovare la chiave giusta per parlarne, delicatamente, concentrandosi sulle cose belle che rimangono e, lasciando spazio anche all'ironia, tratteggia una storia triste ma non senza speranza. Perchè oltre al dolore, alla tristezza, in questo romanzo troviamo molto altro:amore, amicizia e sopratutto speranza!
Alla fine ho capito anche come è riuscita a fare questo, l'autrice stessa ha perso il fratello in circostanze simili e pur non identificandosi in Lexie, ha parlato di situazioni, di sensazioni che ha vissuto sulla propria pelle e questo traspare chiaramente dalle pagine del libro.
Ho amato questa storia, l'ho sentita particolarmente vicina e l'ho trovata molto realistica e ricca di spunti di riflessione interessanti.
Uno stile delicato per una storia difficile che vi lascerà in parte con l'amaro in bocca ma col cuore colmo di speranza! Buona lettura!
Il tempo passa, questa è la regola. Non importa cosa succede, non importa quanto tu possa essere certo che la tua vita si sia ormai congelata per sempre intorno a un particolare momento, il tempo continua a procedere...