[Recensione] Cassandra di Christa Wolf


Buon pomeriggio cari Lettori! Oggi parliamo di un romanzo che narra la storia della principessa Cassandra di Troia...

Cassandra è un romanzo della talentuosa scrittrice tedesca Christa Wolf, che in quello che è conosciuto come uno dei suoi romanzi più belli e intensi va ad analizzare la figura della veggente Cassandra.

"Ecco dove accadde. Lei è stata qui. Questi leoni di pietra, ora senza testa, l'hanno fissata. Questa fortezza, una volta inespugnabile, cumulo di pietre ora, fu l'ultima cosa che vide. Un nemico da tempo dimenticato e i secoli, sole, pioggia, vento, l'hanno spianata. Immutato il cielo, un blocco d'azzurro, intenso, alto, distante. Vicine, oggi come ieri, le mura ciclopiche che orientano il cammino: verso la porta dal cui fondo non fiotta più sangue. Nelle tenebre. Nel macello. E sola. Con questo racconto vado nella morte."

In poche pagine e attraverso la voce della stessa Cassandra assistiamo alla fine di Troia, vista dagli occhi della principessa, sacerdotessa e veggente troiana. Un cammino che dalla bellezza e dallo splendore del palazzo e della città di Troia ci conduce alla sua fine, al degrado e alla sconfitta.
La voce di Cassandra si eleva potente narrando gioie, dolori, amori e tradimenti della città che ha amato fino alla fine dei suoi giorni.


In questo romanzo, così piccolo per dimensioni, si nasconde tanto, tantissimo. Cassandra è uno di quei libri che una volta letti è impossibile dimenticare, perchè dietro la storia di Cassandra e di Troia c'è anche la nostra storia, la storia che la Wolf visse, la storia dell'umanità che si ripete.
Cassandra inizia a narrare la sua storia mentre è in viaggio verso Micene. La guerra è finita, Troia conquistata, lei prigioniera insieme a molti altri viene condotta dal condottiero vittorioso Agamennone alla sua corte dove la regina Clitennestra attende.

Cassandra ripercorre tutti gli eventi significativi della sua vita partendo dall'infanzia fino ai momenti finali della sua vita. Narra dell'amore per la sua patria e per suo padre Priamo, dell'infanzia trascorsa a palazzo con i fratelli, delle incomprensioni con la madre Ecuba e dell'amore per Enea. Ci racconta il desiderio di divenire sacerdotessa e veggente in modo da potersi esaltare rispetto agli altri, in modo da poter avere una posizione di prestigio e rilievo rispetto a quello che era il ruolo delle donne all'epoca. Una vita fatta spesso di sguardi ostili e di incomprensione, una vita solitaria e votata a Troia, l'unico amore che si permise di coltivare e che la portò alla morte.

Lo stile della Wolf non è per tutti, è particolare in quanto è fatto di frasi brevi, spesso spezzate, si passa da un evento all'altro apparentemente senza seguire una vera e propria logica. In realtà lo stile rispecchia perfettamente il personaggio di Cassandra, una donna fatta di tante contraddizioni: forte e fragile, indipendente ma allo stesso tempo asservita, libera e schiava. Uno stile così particolare spinge il lettore a prestare più attenzione e ad apprezzare ancor meglio la storia narrata.  

La guerra e la successiva caduta di Troia vengono viste e narrate da un punto di vista diverso, non quello dei re che decidevano le sorti di migliaia di uomini, nè quello dei soldati che combattevano e morivano sui campi di battaglia, ma dal punto di vista di una donna.
Una donna che già sentiva, già sapeva quale sarebbe stato l'esito di quella guerra senza senso iniziata per una banalità e andata avanti per anni senza apparente motivo, se non per il desiderio di conquista e di supremazia sull'altro.

Ho amato questa storia e il modo in cui l'autrice riesce, narrando un evento del passato, a far riflettere il lettore. Quella di Cassandra è anche la storia di una donna che in una società prettamente maschilista in cui le donne erano ben poco considerate, trova la forza di far sentire la sua voce attraverso la veggenza, e anche quando viene accusata di tradimento e messa in disparte, Cassandra continua a parlare attraverso profezie, perchè quello è l'unico modo in cui può esercitare un certo controllo.

I personaggi maschili, esaltati nei vari poemi come eroi e possenti soldati, qui vengono descritti quali semplici uomini, spesso giudicati negativamente per il loro egoismo e le azioni crudeli compiute solo per ripicca al nemico. La storia che narra Cassandra non è nuova, è la storia di tutte le guerre che si sono combattute e che si continuano a combattere su questa terra, purtroppo la storia si ripete e sembriamo non imparare nulla dagli errori del passato.
Questo romanzo è una perla della letteratura contemporanea, un libro da leggere, tenere in libreria e riprendere ogni tanto per riflettere. Buona lettura! 

Simili a formiche andiamo dentro ogni fuoco. Ogni acqua. Ogni fiume di sangue. Solo per non dover vedere. Che cosa? Noi.

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