[Recensione] I cavalieri del Nord di Matteo Strukul


Buongiorno miei cari #FeniLettori! L'altra notte ho concluso "I cavalieri del Nord" scritto dal bravissimo Matteo Strukul (presto vi beccherete anche una sua intervista, con la tappa del BlogTour) Sono rimasta incollata alla pagine come una falena alla luce, andavo a sbattere e ribattere contro le parole magnetiche, allo stile meraviglioso e preciso, studiato nei minimi particolari.

Iniziamo con la copertina, che è stata realizzata dalla bravissima Valeria Brevigliero di soli vent’anni, scelta tra gli artisti che hanno partecipato al contest creativo che ha raccolto anche numerosi contributi per le illustrazioni degli interni da game designer e concept artist. Il tutto si è concluso in qualche giorno e lei ha vinto ampiamente, risultando una delle copertine più votate e io apprezzo a pieno l'abilità di questa giovane disegnatrice.

La storia non vi dirò che è semplice ma complicata oltre ogni modo, ci troviamo nel 1240 fra Russia e Transilvania e una manciata di cavalieri Teutoni sono in marcia per raggiungere e difendere il castello di Dietrichstein, roccaforte ormai quasi allo stremo. Kaspar capo della spedizione è sempre più convinto, grazie anche alla sua fede, che riuscirà a portare a termine la missione che gli è stata data: raggiungere e mantenere ben salda la croce nella roccaforte di Dietrichstein.

Intrecci, sangue e battaglie imperversano sempre più furibondi e vari agguati da forze nemiche lacereranno in maniera profonda la compagnia. Lo stesso Kaspar troverà la sua fine attraverso vie maestre e Wolf, il suo figlioccio sarà degno successore di questo tradimento. Durante la traversata, fredda e burrascosa ma abilmente descritta da Matteo Strukul tutto si rinnova e molte volte la fede vacilla, come quando, ritrovano in un villaggio una donna in catene, Kira che cambierà le sorti di molti.


Questo romanzo storico incentrato principalmente su episodi studiati e approfonditi dall'autore, si mescolano a misticismo, violenza e sangue. Rifornendo un nuovo spunto di lettura sempre più vivace e straordinariamente elegante che si fonda in guerra, storia e medioevo. Tutti i personaggi sembrano descritti in maniera scrupolosa, con lo stile che risalta ad ogni pagina. Molto attento anche nella descrizione dei luoghi che appaiono incantati, pieni di foreste e paesaggi mozzafiato. Le lotte violente e tutto ciò che era concentrato in quell'epoca, in questo romanzo, si scorge vivo e pulsante. Tradimenti, ossessioni e dicerie trapassano i soldati crociati degni di fede (mandati dal Papa) e per alcuni versi chi non mette in discussione la parola di Dio anche oggi...e si chiede perché ci siano le guerre? Perché gli uomini si uccidano tra di loro e se c'è un Dio perché non può fermare tutto e donare la pace? Tante religioni come allora e come oggi, ognuno con il loro credo e le loro convinzioni. Si mescoleranno: Teutoni, Cumani e Magiari, ognuno con la sua idea, a suo modo cercando di prevalere sull'altro per un proprio e determinato fine.

Tutto si fonda in maniera estremamente attenta in queste quattrocento pagine di pura passione e vigore. La scrittura scorrevole, articolata sapientemente, la trama e i luoghi risultano un'opera complessa, studiata e compatta, proprio come un buon libro storico dovrebbe essere, mai noioso e pregno di quel tocco fantasy che riesce a catturare il lettore e imbrigliarlo in una tela di vicissitudini così sorprendenti che non lascia campo alla noia o al tormento. Ho trovato questo libro magnetico sotto più punti di vista...Buona Lettura!


Gli anni passavano e le cose invece di migliorare andavano sempre peggio. Non era riuscita a essere come avrebbe voluto, si era ridotta a diventare la parodia di una donna. 

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