Buona giornata cari Lettori e buon inizio settimana! Come state? Io mi sono beccata una specie di influenza di fine stagione che mi ha buttata letteralmente a terra, mi sento davvero uno zombie. Ma passiamo oltre, oggi parliamo di un romanzo che mi è piaciuto tantissimo!
Il respiro del fuoco è il secondo romanzo di
Federico Inverni, autore de
Il prigioniero della notte, un thriller che ha catturato l'attenzione di pubblico e critica.
Il romanzo inizia con una terribile strage che si abbatte sulla cittadina di
Haven, un suicidio avvenuto nel tempio del reverendo
Manne e dei suoi adepti. Ad indagare sulla vicenda saranno ancora una volta il detective
Lucas e la profiler
Anna Wayne. I due tenteranno di comprendere i retroscena di quella terribile tragedia e sopratutto chi sia stato ad orchestrare tutto e ad uscirne poi illeso. Investigando si troveranno a fare i conti con il loro stesso passato che si intreccerà con i segreti che verranno a galla durante l'indagine.
Sapete bene che non sono un'abituale lettrice di thriller e che non amo particolarmente il genere, ma questo romanzo è riuscito a conquistarmi completamente!
Anna e
Lucas si trovano a fare i conti con una nuova indagine che li porterà a confrontarsi nuovamente con il loro doloroso passato. Il suicidio di massa dei Testimoni dell'Avvento sembrava un suicidio rituale collettivo orchestrato dal Reverendo
Manne, in realtà dietro questa tragedia si nasconde un efferato killer, un dominatore del fuoco, che presto seminerà il panico in tutta la cittadina di Haven.
Federico Inverni ha scritto un romanzo adrenalinico, ricco di colpi di scena che tengono il lettore col fiato in sospeso fino alla fine! Lo stile del racconto è scorrevole e molto ritmato, ho trovato la narrazione particolarmente intrigante e in linea con quella che è l'atmosfera della storia. La trama è ben sviluppata e riesce ad andare oltre i soliti schemi dei thriller essendo molto più ricercata e interessante.
Ho trovato molto ben caratterizzati i personaggi,
Anna e
Lucas sono due personaggi dal passato ingombrante che cercano il modo di superarlo e andare avanti con la propria vita. Il percorso psicologico ed emotivo che fanno nel corso della storia è davvero molto interessante, mi sono piaciuti così tanto che credo andrò a recuperare il primo romanzo dell'autore per comprenderli meglio e avere un quadro più preciso in mente, sopratutto in attesa del prossimo libro che sinceramente non vedo l'ora di leggere.
La storia affonda le sue radici anche nella religione e nell'estremismo, argomenti sicuramente di grande attualità. I colpi di scena sono tanti, molti dei quali inaspettati, e contribuiscono a mantenere alta l'attenzione del lettore che si trova a voltare freneticamente pagina per tentare di capire cosa si nasconde davvero dietro la tragedia del tempio.
Un'ottima prova per Inverni che si conferma essere una delle novità più interessanti nel panorama del thriller nazionale! Buona lettura!
"Quello che sai delle stelle è che sono morte. E quella che vedi è l'eco del fuoco che le faceva ardere."