[Anteprime Piemme] Tutto cominciò a Parigi di Cathy Kelly - Il principio del male di Stefano Tura - L'inverno del pesco in fiore di Marco Milani


Pagine: 540  Prezzo: € 22,00
Data di uscita: 9 Febbraio 2016
Di tutti i posti dove un uomo  può chiedere a una donna di sposarlo, quale può essere più romantico della cima della Torre Eiffel illuminata? Nessuno, e infatti l’unica cosa che impedisce a Katy di urlare subito: SÌ! è solo la grandissima emozione, e la paura che l’anello possa fare un volo fino a terra. Da quel momento, per tutte le persone vicine a Katy e Michael, sarà il momento di festeggiare, e di prepararsi a un matrimonio in grande stile. Ma come sempre capita quando ci sono delle nozze in cantiere, per gli amici e i familiari degli sposi è anche il momento di guardarsi indietro, e riflettere sulla propria vita. E così Grace, la madre di Michael, inaspettatamente si riavvicina al suo ex marito, capendo che certi amori non finiscono mai davvero; Leila, la migliore amica di Katy, si rende conto che il vero amore è là dove lei non aveva ancora guardato; e Vonnie, capace di creare torte fantastiche, capisce che deve trovare qualcuno per cui valga la pena prepararle. E così, qualcosa cambierà, qualcosa finirà, qualcuno si troverà un nuovo +1 da portare con sé al matrimonio dell’anno. E qualcun altro, oltre Katy e Michael, si ritroverà all’altare. Da un’autrice da un milione di copie nel mondo anglosassone, una storia romanticissima fatta di tante storie, che si legge in un soffio e che celebra l’amore come una festa di matrimonio ben riuscita, di quelle che continui a parlarne per molto, molto tempo.
Cathy Kelly è nata in Irlanda e vive tuttora lì, nella Contea di Wicklow, con il marito, due figli e tre cani. Bestseller nel Regno Unito, ha ormai venduto più di un milione di copie. È anche ambasciatrice dell’Unicef in Irlanda, e da molti anni è impegnata nella raccolta di fondi per i bambini malati di Hiv. 

Pagine: 372  Prezzo: € 18,50
Data di uscita: 16 Febbraio 2016
A volte, la vita vera è molto peggiore degli incubi. E proprio di vivere in un incubo ha l’impressione
Marco: il volto martoriato da lividi e ferite, la bocca frantumata, le ossa degli arti barbaramente spezzate. Ma il dolore più acuto non è certo dovuto alle ferite. Quando intravede, ancora semicosciente, il corpo di Anna, la sua compagna, abbandonato accanto a lui sul letto, lo sguardo vitreo e inespressivo che solo la morte sa creare, capisce che nulla potrà più essere come prima. Marco e Anna si erano trasferiti da poche settimane a Ipswich, nel Suffolk, lasciandosi alle spalle Bologna e un paese che non aveva dato loro granché. L’Inghilterra li aveva accolti con un lavoro decente e soprattutto la speranza di un futuro migliore, speranza di cui ora non rimane neppure un frammento. Un anno dopo di Marco e Anna nella cittadina inglese non c’è più neppure un vago ricordo, anche perché l’omicidio di una giovane prostituta croata ha spostato i riflettori sul vecchio caso di un serial killer apparentemente chiuso dieci anni prima. Alla polizia locale e ai suoi zelanti e burocratici agenti, Scotland Yard affianca Peter McBride, nei registri della polizia noto anche come BigMac, accusato di vari crimini, condannato a qualche anno di reclusione. Un genio nel risolvere i casi più complessi, anche se con metodi decisamente poco ortodossi. Dopo i primi sopralluoghi, McBride si accorge che è un’altra la pista da seguire e chiede aiuto a una vecchia conoscenza, Alvaro Gerace, poliziotto italiano che mai si è accontentato della soluzione più facile. Insieme, pur rimanendo nei propri paesi, scopriranno che la verità, che a tutti, dai media alla polizia, fa comodo tenere nascosta, è atroce e affonda le sue radici negli istinti più bassi e ancestrali dell’animo umano.
Stefano Tura, giornalista e scrittore, nato a Bologna, vive a Londra dove lavora come corrispondente per la Rai. Ha iniziato la carriera come cronista di nera nel quotidiano Il Resto del Carlino. È stato poi inviato di guerra per la Rai in ex-Jugoslavia, Afghanistan, Iraq e Sudan. Come autore di gialli e noir, ha scritto Il killer delle ballerine, Non spegnere la luce, Arriveranno i fiori del sangue, finalista nei premi Fedeli e Scerbanenco, e Tu sei il prossimo, con il quale ha vinto i premi Romiti e Serantini e si è classificato al terzo posto nel concorso letterario Azzeccagarbugli.

Pagine: 468  Prezzo: € 20,00
Data di uscita: 23 Febbraio 2016
1900, Pechino. La fotografia che stringe tra le mani è tutto ciò che lo lega alla sua vita precedente, tutto ciò per cui vale la pena lottare in quel momento, circondato, insieme alle altre truppe europee, dai Boxer cinesi in rivolta. È la fotografia della sua famiglia, che lo ritrae insieme agli altri componenti attorno al patriarca, Filiberto Bondoli. Al suo ritorno dal fronte, a Ernesto, spetterà l’eredità, ma prima di poter essere degno di tale ruolo deve diventare un uomo, secondo il nonno. E nulla più della guerra può assolvere  a quel compito. Ma Ernesto non torna dalla Cina, l’unica cosa di lui che rivedrà l’Italia sarà quella fotografia che l’ha rasserenato nelle interminabili notti cinesi, insonne per l’ansia e la paura di morire. È il suo compagno Mario a riportare la fotografia a casa Bondoli. Un po’ per il legame che nei mesi di guerra ha instaurato con quel giovane gentile e un po’ per un volto del ritratto di famiglia, una donna che si è impossessata dei suoi sogni e che vuole rivedere. Al suo arrivo a Ladispoli, Mario troverà in parte ciò che cerca da sempre, una famiglia, radici forti, una casa le cui fondamenta risalgono al passato e che nulla può far crollare. Una donna da amare, anche se solo da lontano, per tutta la vita. Ma troverà anche segreti celati e difesi col sangue e capirà che la fotografia da cui tutto è cominciato nasconde un universo intero. Un romanzo sui legami che tracciano solchi profondi nelle nostre vene fino a diventare parte di noi, una saga familiare, potente e delicata, che copre tutto il Secolo breve della storia italiana.
Marco Milani è nato a Roma; nel 1973 si è trasferito a Ladispoli dove vive tutt’oggi. Si occupa di medievistica, ma è un grande appassionato della storia del Novecento. Rugbista e pubblicista. L’inverno del pesco in fiore è il suo primo romanzo.

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