La storia, caratterizzata da atmosfere buie e opprimenti, inizia con il ritrovamento di ossa nella
Foresta Nera. Subito si entra nel vivo dell'azione e iniziano le indagini del criminologo
Jerzyck e del commissario
Schulze. L'indagine si prolungherà per tutta la durata della storia e avrà numerosi risvolti inaspettati, andando a toccare argomenti delicati ed esplorando il nazismo sotto numerosi aspetti, alcuni molto particolari e impensati.

Lo stile dell'autore è scorrevole, descrittivo e molto intrigante. Il ritmo della storia è molto sostenuto,
ma non mancano numerose informazioni sul soggetto trattato che risultano essere davvero interessanti e non appesantiscono affatto la storia.
A prima vista si nota subito l'enorme lavoro di ricerca e studio di Paolo Grugni che riesce a parlare di un tema, il nazismo, di cui si è detto praticamente tutto, dandogli però una nuova chiave di lettura e offrendo al lettore informazioni molto dettagliate e interessanti.
La storia cattura immediatamente il lettore grazie all'indagine protagonista del romanzo e all'ambientazione affascinante e perfettamente descritta. I personaggi sono ben caratterizzati, ma devo dire che probabilmente l'aspetto che ho apprezzato di più è quello storico.
Sono rimasta affascinata dalle numerose informazioni che l'autore fornisce sul nazismo e sul periodo in cui nacque e prosperò. Il romanzo risulta essere dettagliato ma non pedante, anzi è estremamente scorrevole e spinge a riflettere su un periodo buio della storia umana.
Un bellissimo thriller quello di Paolo Grugni che vi terrà col fiato sospeso fino alla fine! Buona lettura!
“Il nazismo non fu solo una delirante e sanguinosa dittatura, ma fu un pensiero strutturato, ammaliante, in grado di radicarsi con forza nell’animo umano.”