Con l'avvicinarsi di S.Valentino festeggiamo con un Blog Tour a tema, grazie a Alessandra che gentilmente ci ha concesso questo onore (presto vedrete il suo libro ovunque) ma bando alle ciance, vediamo cosa abbiamo chiesto a Alessandra, come vive e chi è...
F.B. Benvenuta Alessandra sul nostro blog letterario “La Fenice Book”. Grazie di aver accettato la nostra intervista, ne siamo orgogliosi. Siamo felici di partecipare al tuo Blog Tour e ti facciamo i complimenti per il tuo libro. Ti va di prendere un caffè con noi e parlarci un po’ di te?
A.P. Sono io a ringraziare voi per avermi concesso questo spazio! Per prima cosa voglio salutare tutti i lettori del vostro blog letterario. E il caffè con voi lo prendo molto, molto volentieri.
F.B. Come è nato questo libro? Perché hai deciso di scriverlo?
A.P. “Ti regalo l'amore” è nato per caso, da un'idea bislacca, venutami in mente mentre ripensavo alle Convention del telefilm Supernatural alle quali ho presto parte qualche anno fa. Ho fantasticato su come sarebbe stato bello trascorrere una vacanza intera con un bellissimo ragazzo sconosciuto, e da lì è partito tutto. Il romanzo è stato scritto nell'estate del 2014. È una storia che in quel periodo mi risollevò il morale, e non poco, in un momento non molto felice della mia vita. Sorrire, anzi ridere, davanti al computer assieme ai miei personaggi mi ha aiutato a entrare in empatia con loro, tant'è che mi sono affezionata alle loro vicende quasi come se fossero stati degli amici.
F.B. Siamo molto felici che una grande casa editrice come la Newton abbia accolto la tua scrittura, come l'hai presa? Sei rimasta colpita, affascinata o terrorizzata dall'idea di pubblicare per una così grande casa editrice?
A.P. Quando ho ricevuto la mail della Newton, ho chiuso il pc e sono scappata. Giuro. Non credevo a quello che era accaduto, pensavo a uno scherzo, o a un sogno dal quale mi sarei presto svegliata. Quando sono tornata a casa invece la mail era ancora là. Non avrei mai creduto di poter arrivare alla Newton Compton, né tanto meno che una casa editrice simile mi venisse a cercare a casa. Ma fin dall'inizio ho affrontato la cosa con i piedi per terra, senza mai farmi illusioni. Considero questa come una tappa del mio percorso, non un arrivo. Ho tanto ancora da scrivere, sia per loro e con loro, che da sola.
F.B. Ti regalo l'amore ha venduto già centinaia di copie, ti aspettavi che sarebbe piaciuto così tanto?
A.P. Assolutamente no. Anzi, ti confesso che quando uscì in self avevo paura che i miei lettori non lo avrebbero apprezzato. Io cambio genere molto spesso. È un “vizio” che non mi passerà mai. “Ti regalo l'amore” è una commedia romantica, ed era la prima volta quella che mi cimentavo nella stesura di un romanzo simile. Invece ha riscosso un notevole successo, contro ogni mia aspettativa. I lettori ne sono rimasti soddisfatti e anzi, altri mi hanno conosciuta proprio grazie a quest'opera. Insomma è stata una sorpresa anche per me. Questa nuova versione Newton contiene dei passi inediti e approfondisce il punto di vista del personaggio maschile. In un certo senso il libro è tornato a essere inedito.
F.B. Hai scritto vari generi, io ne ho letti due quale ti rappresenta di più e quale di meno? Sei un mix di generi o uno solo?
A.P. Sono una persona eclettica e muto spesso pelle. Mi piace misurare i miei limiti, per quanto riguarda la scrittura, mettermi alla prova, partorire sempre storie di natura diversa. Forse il genere che più mi rappresenta è l'urban fantasy ma perché in me la vena tragica supera quella della commedia. Ma non sempre è così. Diciamo pure che scrivo i generi in base al mio umore e al periodo della vita che sto vivendo. E a volte, i generi, li mescolo anche. Ad esempio nelle cronache dei Wendell ritroviamo il fantasy, il romance e l'erotico assieme. Un calderone di idee che mi diverto a miscelare senza sosta.
F.B. I tuoi personaggi sono tutti ben caratterizzati. Quanto c'è di te nella protagonista? L'hai strutturata da zero o hai preso qualche particolare del carattere di qualcuno che conosci?
A.P. C'è molto di me in Clelia. A partire dal fatto che entrambe siamo disoccupate, pantofolaie, e sogniamo ancora l'amore con la A maiuscola. Clelia è bizzarra, una combina guai. E anche io sono così, nella vita reale. Non mi piace molto prendermi sul serio. Clelia è una ragazza comune, nella quale spero molte lettrici possano riconoscersi.
F.B. Poche persone si cimentano con città italiane...perché Perugia? Cosa ti attrae di questa città?
A.P.Ti confesso che io a Perugia non sono mai stata. Ho scelto di ambientare lì la storia perché cercavo su internet la location adatta, l'hotel-castello dove i protagonisti avrebbero alloggiato. E ne ho trovato uno magnifico proprio in provincia di Perugia. Da lì la scelta. Anche il mio prossimo romance è ambientato in Italia. Scelgo la nostra terra perché ha tantissimo da offrire e nulla da invidiare alle altre città, o Stati, del mondo.
F.B. Non ti tratteniamo ancora, sappiamo che devi scrivere nuove storie quindi ti lasciamo alla tua scrittura ma prima di andare raccontaci cosa stai scrivendo, progetti per il futuro?
A.P. Come vi dicevo, sono completamente impegnata nella revisione di un nuovo romance, scritto l'estate scorsa. Poi c'è un altro progetto al momento top secret, chiuso nella mia testa. E poi ci sono le saghe della discendente e dei Wendell che devono continuare. Questi ultimi sono i miei progetti indipendenti, che fanno di me un'autrice ibrido, a metà tra la pubblicazione con case editrici tradizionali e a metà in self. Sono felice di questo mio stato e non vedo l'ora di farmi tornare a leggere.
F.B. Grazie di essere stata con noi. Buona Fortuna per tutti i tuoi progetti.
A.P. Grazie a voi, siete state gentilissime. Un saluto a tutti i vostri lettori. A presto!
Spero la nostra tappa vi sia piaciuta, vi esortiamo a continuare a leggere le altre tappe e ci auguriamo che attendiate il libro con ansia come noi...
Buona Lettura!