[Recensione in Anteprima] Panic di Lauren Oliver


Buon pomeriggio cari Lettori! Oggi voglio parlarvi di Panic, il nuovo romanzo di Lauren Oliver in uscita il 26 Novembre... 

Panic è  ambientato a Carp, un'indolente e grigia cittadina americana. Chi vive a Carp sa che è un posto dove non succede nulla, dove il futuro è grigio e statico quanto il presente, almeno fino all'arrivo dell'estate quando a Carp inizia Panic.
Panic è una sorta di competizione segreta e illegale alla quale partecipano i nuovi diplomati, ognuno è chiamato a superare una serie di prove che li porteranno poi ad un'ultima sfida che permetterà al vincitore di ottenere una cospicua somma di denaro e avere la possibilità di cambiare vita.
Heather, Dodge, Nat e Bishop sono alcuni dei partecipanti di Panic pronti a correre il rischio di partecipare alle varie prove pensate per loro, prove che li porteranno a confrontarsi con le loro paure più grandi.
Panic non ha regole, tutto è permesso e il confine tra coraggio e sventatezza è più labile di quel che sembra...

Il coraggio stava nell'andare avanti, nonostante tutto. 
C'era sempre un modo per risalire, e uscirne, e non c'era bisogno di avere paura.


Il nuovo romanzo della Oliver ha una trama molto particolare. Si potrebbe quasi pensare di trovarsi davanti un distopico o comunque un romanzo contenente elementi sovrannaturali, ma in realtà l'unica cosa strana che succede a Carp è proprio Panic.
Heather non avrebbe mai pensato di partecipare, era la sua amica Nat a voler partecipare a tutti i costi, ma una brutta delusione l'ha portata a iscriversi in maniera avventata alla competizione e poi a ritrovarsi a competere con tutte le sue forze per riuscire a vincere e cambiare la sua vita e quella della sorellina.
Dodge ha solo uno scopo: vendicarsi e vincere. Il motivo per cui partecipa a Panic è il terribile incidente accaduto alla sorella proprio durante la precedente competizione che l'ha costretta su una sedia a rotelle.
Infine c'è Bishop, il migliore amico di Heather, sarà lui a vegliare su di lei durante Panic.

In una serie di prove che diventeranno via via più difficili e spaventose, i quatto ragazzi si troveranno a fare i conti con i loro avversari, con sè stessi e con i loro sentimenti.
La lettura di Panic è iniziata un po' in sordina, il romanzo parte lentamente e prosegue su questa scia per un po' descrivendoci la vita che si fa a Carp e parlandoci dei protagonisti.
Poi dalla metà in avanti la storia si fa molto più interessante, il ritmo della narrazione si fa quasi adrenalinico e le prove di Panic diventano sempre più difficili, trascinando anche il lettore nella spirale di paura, panico e incertezza che caratterizza la competizione.

Lo stile della Oliver è sempre estremamente piacevole, delicato, elegante e molto scorrevole. La storia viene narrata sia dal punto di vista di Heather che da quello di Dodge, scelta che ho trovato molto adatta al tipo di romanzo.
Ho trovato la storia e il suo sviluppo molto interessanti, non abbiamo ambientazioni super elaborate, elementi fantascientifici o un'impronta prettamente distopica, ma nonostante questo la storia ha qualcosa di particolarmente intrigante che riesce a catturare il lettore!

In Panic i concorrenti si trovano a fronteggiare principalmente le loro paure ed è davvero molto interessante leggere il percorso che fanno. Non ci sono mostri o pericoli particolarmente terrificanti, ci sono semplicemente dei ragazzi alle prese con i propri limiti.
Ho letto quasi tutti i libri della Oliver, ma Panic è completamente diverso, per esempio la parte dedicata al romanticismo è quasi inesistente e i toni stessi della storia sono diversi in quanto riflettono la vita e i problemi che affrontano i protagonisti. Sono le loro storie e il modo in cui Panic si infiltra all'interno di esse il fulcro del romanzo. Panic è una storia diversa dalle altre, un romanzo che mette in primo piano la forza di andare avanti, il coraggio di lottare per cambiare la propria vita, un romanzo che insegna che nonostante la paura tutto si può superare, Buona lettura!

Sottosopra e tutto al rovescio. Un segno dei tempi incasinati in cui viviamo.


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