[Rubrica: Se Fosse#20] Recensione - Le tartarughe tornano sempre di Enzo Gianmaria Napolillo


Buongiorno amici miei, sono un po' assente in questo periodo e mi dispiace. Spero continuerete a seguire la mia rubrica e soprattutto questo fantastico blog, questa grande famiglia capitanata da Rosa, una donna strepitosa. Oggi vi presento un romanzo meraviglioso, “Le tartarughe tornano sempre” di Enzo Gianmaria Napolillo, edito Feltrinelli. 

Salvatore è nato quando in pochi conoscevano il nome della sua isola: un luogo di frontiera posto alla fine del mondo, con il mare blu e la terra arsa dal sole. E' cresciuto sulle barche, vicino alle cassette di alici, con lo sguardo nell'azzurro, sopra e intorno a lui. Forse è lì che tutto è cominciato, tra ghirigori nell'acqua e soffi nel vento. Di sicuro è lì che ha conosciuto Giulia, anche se lei vive a Milano con i genitori emigrati per inseguire lavoro e successo. Da sempre Giulia e Salvatore aspettano l'estate per rivedersi: mani che si intrecciano e non vogliono lasciarsi, sussurri e promesse. Poi d'inverno, tante lettere in una busta rosa per non sentirsi soli. Finché, una mattina, nell'estate in cui tutto cambierà, Giulia e Salvatore scoprono il corpo di un ragazzino che rotola sul bagnasciuga come una marionetta e tanti altri cadaveri nell'acqua, affogati per scappare dalla fame, dalla violenza, dalla guerra. Gli sbarchi dei migranti cominciano e non smettono più. L'isola muta volto, i turisti se ne vanno, gli abitanti aiutano come possono. Quando Giulia torna a Milano, il filo che la lega a Salvatore si allenta. La vita non è più solo attesa dell'estate e amore sincero, corse in spiaggia e lanterne di carta lanciate nel vento in una notte stellata. La vita è anche uno schiaffo, un risveglio, la presa di coscienza che al mondo esistono dolore e differenze. Una scoperta che travolge i due ragazzi e che darà valore a tutte le loro scelte, alla loro distanza e alla loro vicinanza.

Le tartarughe tornano sempre è un romanzo che cattura fin dalle prime pagine. Ci porta dentro ad un mondo che ne custodisce molti altri. Ci accompagna su un'isola meravigliosa e ci presenta i suoi abitanti, persone comuni e per questo speciali. Che sanno ancora godere delle piccole cose, che hanno il mare negli occhi e conoscono davvero il significato delle parole amore e solidarietà.

Enzo Gianmaria Napolillo si definisce un narratore e lo fa nel migliore dei modi. Con una scrittura delicata e intensa racconta l'amore in tutte le sue forme e sfaccettature. Pagina dopo pagina ci troveremo avvolti in un turbinio di emozioni. Si piange e si sorride. Ci si innamora di Salvatore e Giulia e insieme si scopre che l'amore vero non conosce differenze e distanze e faremo sempre il tifo per loro. E per quelle anime che sbarcano, quando va bene, sull'isola trovando speranza e mani tese. Durante la lettura mi sembrava di essere lì con loro, di andare in bicicletta e tuffarmi in quel blu meraviglioso. Sentivo il profumo dell'isola e del sole sulla pelle. Il cuore piangeva per i migranti che non ce la facevano e gioiva per quelli che trovavano sorrisi e braccia in cui rifugiarsi. Respiravo l'amore profondo e vero tra Salvatore e Giulia che cresceva insieme a loro, nonostante la distanza e parole, spesso, non dette.

Non dirò che l'ho divorato perché non è stato così e volontariamente. Non volevo finisse presto, quindi ho centellinato le pagine, ne ho rilette alcune prima di andare avanti e ho sospirato tra quelle righe. Mi sono letteralmente innamorata di questo romanzo che mi ha rubato occhi e cuore. E d'ora in poi seguirò con curiosità e stima Enzo Gianmaria Napolillo. Per ora lo ringrazio.

SE FOSSE...
Se un libro o un autore fossero musica...fossero un film, un colore, una città ...Ognuno di noi nel nostro immaginario crea mille mondi, mille volti e mille ideologie. Invece di inserire le solite recensioni e le solite interviste assocerò questa meravigliosa idea di immaginare se un autore fosse...o un libro ...a seconda dei casi...
 
Su un'isola, dove il mare te lo ritrovi tutto intorno.


Blu. Perché l'orizzonte ha questo colore.


Lontano. Della Francesca Michielin. Perchè ci sia ama anche così.


E' la prima volta che mi trovo in difficoltà o forse semplicemente perchè questo romanzo meriterebbe di essere lui stesso un film.

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