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Pagine: 175 Prezzo: 0,99€
Editore: Self-Publishing
Uscita: 17 Giugno 2016 |
In una serata di novembre, a Roma, Roberto è davanti al computer. Sta cercando ansiosamente di scrivere l’incipit di un libro su suo padre Carmelo, deceduto vent’anni prima. Ha raccolto molto materiale, nel corso delle sue ricerche, ma sa che non è sufficiente a completare il ritratto di un uomo complesso e, per molti versi, sconosciuto e misterioso. Ma, improvvisamente, ecco che, da un luogo lontanissimo e sotto forma di un’entità incorporea, Carmelo gli si appalesa. Superato l’ovvio stupore iniziale di Roberto, i due colloquiano attraverso modalità rivelatrici di un rapporto difficile, contrastato e contraddittorio, che ha lasciato tracce dolorose e nodi irrisolti nell’anima del figlio. Carmelo gli comunica di avere avuto un permesso speciale per mostrargli, nel corso di una sola notte, la storia della famiglia Sapienza e della sua stessa vita, ricca di episodi particolari e non di rado drammatici, di speranze e frustrazioni, di grandi illusioni e amare delusioni, affinché Roberto possa condurre in porto il compito che si è prefisso. Dal paesino etneo dal quale ha avuto origine la famiglia del bisnonno di Roberto fino alla morte di Carmelo, gli eventi più significativi che hanno contrassegnato la vita intensa di quest’ultimo scorrono davanti agli occhi di suo figlio per mezzo di immagini di carattere cinematografico o televisivo, componendo un mosaico narrativo il cui protagonista illustra le tappe che lo hanno condotto, attraverso vicende altalenanti, a costruire un’esistenza nella quale alle varie luci si contrappongono diverse ombre. Quest’ultime sono generate da una personalità esuberante ed egocentrica, in perpetua lotta contro il suo mondo cui ha cercato, invano, di imporre la personale visione delle cose, curandosi assai poco delle ripercussioni delle proprie scelte sulla vita altrui. Rimasto orfano ben presto e dopo aver perduto in un tragico incidente suo fratello Giuseppe, Carmelo, ragazzo particolarmente versato nello studio, emerge per il suo geniale talento all’Università di Catania, dove pare avviato verso una brillante carriera di docente, che verrà però stroncata sul nascere dai baroni della facoltà di Giurisprudenza. La sua prima, importante storia d’amore ne verrà compromessa. Appassionato di motori e pilota di bolidi rombanti, consegue diversi successi in ambito automobilistico, di nascosto da sua madre. Tenta anche la carriera di produttore cinematografico, ma senza i risultatisperati. Rassegnatosi ad aprire uno studio legale, finirà per cedere alle lusinghiere insistenze di una ragazza catanese, sposandola e scoprendo poco più tardi che il matrimonio è stato concertato da lei e dai suoi per mere questioni di interesse. Ottenuto l’annullamento dalla Sacra Rota, grazie anche alla certificazione clinica della sua ciclotimia che gli procura frequenti sbalzi d’umore, Carmelo conosce Giovanna, ragazza di ottima famiglia, molto più giovane di lui, e la sposa. Alla passione per le auto, fa seguito quella per le barche. Un incidente mortale, di cui egli non è affatto responsabile, lo trascinerà in tribunale e, nonostante le precedenti assoluzioni, verrà condannato per omicidio colposo al terzo grado di giudizio, anche a causa di velenose campagne diffamatorie ai suoi danni, orchestrate dai media. Dopo essere divenuto un moderno imprenditore agricolo, scopre una fortissima vocazione per la politica, in cui si impegna anima e corpo, amorosamente sorretto in quest’avventura da sua moglie, ma le vecchie volpi locali e nazionali gli impediscono di raggiungere i traguardi agognati. A causa di ben due attentati, è costretto a lasciare la Sicilia. Si trasferisce a Roma con tutta la famiglia, dove non riceve le attenzioni sperate. Al contempo, si moltiplicano le sue ossessioni riguardo al futuro sentimentale e sociale dei tre figli, con imposizioni e divieti cui il solo Roberto sembra in grado di tener testa. Il tramonto di Carmelo viene accelerato dalla diagnosi di un tumore che non lascia scampo. Gli ultimi mesi di vita sono contrassegnati da grande coraggio e assoluta dignità nell’affrontare le cure e, al tempo stesso, da scatti d’ira e furiose discussioni familiari fino al giorno della dipartita. Dopo che Carmelo ha mostrato a Roberto quel che intendeva fargli sapere, è suo figlio a illustrargli il proprio punto di vista in merito a diversi fatti sulle cui conseguenze Carmelo non ha mai voluto o potuto riflettere. All’alba i due si lasciano. Forse Roberto, ora, potrà scrivere la storia di suo padre.