[Recensione] L'Italiano di Shukri al-Mabkhout


Buona giornata cari Lettori! Oggi parliamo di un romanzo particolare dall'ambientazione molto affascinante.

L'Italiano ha per protagonista Abdel Nasser. La storia inizia al funerale del padre di Nasser, quando l'uomo preso da un impeto di rabbia picchia l'Imam che sta celebrando il rito funebre. Da questo punto la storia va a ritroso nel tempo, raccontandoci dell'infanzia di Abdel, degli anni da studente universitario e da leader del movimento studentesco, fino ad arrivare al matrimonio con la brillante studentessa Zeina e al divorzio che lo segna profondamente. Così facendo il narratore vuole aiutarci a capire il motivo che sta alla base di quell'episodio violento, avvenuto in circostanze tragiche. In una cacofonia di voci e di episodi che si alternano tra passato e presente, ci viene raccontata la storia della disillusione di un uomo.

Leggere questo romanzo è stato come fare un tuffo nella Tunisia dell'epoca delle rivoluzioni collegate alle Primavere arabe.
Protagonista indiscusso è Abdel Nasser, giovane studente impegnato nella vita politica universitaria che si scontra ben presto con quella che è la cruda realtà della vita polita e sociale tunisina. L'incontro con la studentessa di filosofia Zeina, giovane donna brillante e dalle grandi ambizioni, segneranno il suo percorso. Il racconto percorre tutta la vita di Abdel, dall'infanzia fino all'episodio centrale che diventa poi lo spunto per narrarci la storia della sua vita, l'aggressione all'Imam durante il funerale del padre.

Con una prosa elegante, evocativa e che trasuda poesia da ogni parola, Shukri al-Mabkhout ci racconta una storia molto particolare legata ad un personaggio controverso, controverso un po' come il suo paese. La narrazione è divisa in vari episodi che in un modo o nell'altro hanno segnato la crescita di Nasser, grande importanza viene data allo sviluppo e alla nascita dell'amore con Zeina, altro personaggio ricco di sfaccettature che lascia un segno profondo nel lettore.

I personaggi sono sicuramente un punto forte del romanzo, tra tutti spiccano ovviamente Abdel e Zeina, due personaggi forti, due sognatori che finiscono per far naufragare parte dei loro sogni che trascinano con sè anche quell'amore che all'inizio li ha salvati.
La loro storia d'amore è molto bella e narrata magistralmente, è poetica e mai sdolcinata. Mi è piaciuto moltissimo il percorso psicologico dei personaggi e i cambiamenti che contemporaneamente interessano loro e la Tunisia stessa. L'ambientazione è meravigliosa, leggendo sembra quasi di riuscire a sentire rumori e profumi delle strade di Tunisi.

Il romanzo ha una forte base storica e politica, si parla di fatti realmente avvenuti, utilizzati per narrarci la storia di un uomo che da sognatore qual'è tenta di cambiare quello che per lui c'è di sbagliato nella società tunisina, ma si scontra con muri e difficoltà fino a diventare un uomo stanco e disilluso, ben diverso dal giovane leader universitario di un tempo.
Una storia davvero interessante e bella nella sua complessità a cui non manca assolutamente nulla. Buona lettura!

"Le idee migliori sono le più semplici, solo che prima dobbiamo riuscire a vederle."

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