[Recensione] Un adulterio di Edoardo Albinati
La sinossi: Alcune storie richiedono anni per compiersi, altre bruciano in un breve arco di tempo e in uno spazio che più è ristretto più le rende intense. Mentendo ai loro coniugi e forse anche a se stessi, i due protagonisti di questa storia rubano un fine settimana alla vita ordinaria, per consumare una passione nata da poco.
A fine estate, s'imbarcano su un aliscafo che li porterà su un'isola dove il tempo è fermo e aspetta solo che gli amanti tocchino terra per animarsi. È un gesto rischioso, il loro, una febbre violenta, una prova da superare: ma la felicità sembra così vicina che basta allungare una mano per toccarla.
Di Erri e Clementina, in fuga da tutto e al tempo stesso prigionieri dell'isola, Albinati non racconta la storia per intero ma si limita a mostrarci alcune foto, scattate nei vari momenti della loro avventura, da riguardare di nascosto e cancellare in fretta.
È un racconto vibrante, sensuale, semplice e crudelmente sincero, anche se costruito su bugie, e le sue pagine si rivolgono a tutti noi: quelli a cui è capitato di vivere una relazione clandestina, quelli che serenamente la escludono o la rifuggono, quelli che in segreto la desiderano. Cosa ci attrae in una persona appena conosciuta? Perché quello che già abbiamo non ci basta? Che succede all'amore quando va tenuto nascosto?
Chiaro fin dal titolo. Un tema abusato sia in letteratura che al cinema. Ma sempre attuale e sempre d'interesse. Perchè al di là di facili moralismi e ipocrisie l'adulterio è un tema che molti conoscono o che perlomeno hanno immaginato o desiderato conoscere. Per vincere la routine, per provare emozioni nuove, per provare brividi nuovi che la quotidianità inevitabilmente sopisce.
E a volte per pura e semplice passione. Ed è di passione che Albinati parla. La pura passione, la pulsione sessuale che spinge a fare scelte sbagliate ed egoistiche ma umane.
Buona lettura, alla prossima scoperta!