[Recensione] Dentro soffia il vento di Francesca Diotallevi


Buon pomeriggio cari Lettori e buon inizio di settimana! Oggi è un lunedì più felice del solito perchè stasera andrò finalmente al cinema a vedere Civil War!
Nei prossimi giorni scriverò sicuramente una recensione, ma non divaghiamo e passiamo alla recensione di oggi...

Dentro soffia il vento è il nuovo romanzo di Francesca Diotallevi, giovane autrice italiana di cui ho sempre sentito parlare benissimo ma di cui non ho mai letto nulla.
Questo romanzo dalla meravigliosa cover ci conduce a Saint Rhemy, un piccolo borgo della Valle D'Aosta. Qui , in un capanno nel bosco, vive Fiamma, una giovane donna dai capelli rossi come il fuoco che vive in solitudine lontana dalla comunità. Fiamma è capace di usare le erbe e i fiori per preparare decotti in grado di curare quasi tutto. Gli abitanti del borgo si recano al capanno di Fiamma con il buio per non essere visti, e nonostante usino tutti "le pozioni" preparate dalla ragazza, la tengono in disparte additandola come strega. L'unica persona che conosceva la vera Fiamma era Raphaël, l'unico amico che aveva, ma Raphaël è andato via, è partito per la guerra e non è più tornato. Adesso non è rimasto più nessuno, solo la solitudine e Yann Rosset, il fratello di Raphaël, l'uomo che forse la odia più di tutti.

Il primo approccio con la Diotallevi è stato più che positivo, dopo poche pagine mi sono ritrovata a vivere completamente nella storia, avvolta dalle atmosfere cupe e quasi magiche che si respirano!
La storia raccontata ha qualcosa che ricorda le fiabe, non le fiabe che si raccontano ai bambini per farli addormentare, piuttosto le fiabe della tradizione, come quelle raccontate dai fratelli Grimm, delle storie dalle atmosfere spesso cupe e particolari ammantate di magia.

La storia di Fiamma è quella di una persona che per il suo essere diversa, per il suo comportamento fuori dalla norma, è considerata da tutti la pecora nera del borgo, addirittura viene additata come strega ed evitata. L'unica persona che non si è fermata all'apparenza e ha saputo scalfire la corazza di Fiamma è Raphaël, il bambino poi diventato uomo e partito per una guerra da cui non ha fatto ritorno, il migliore e unico amico di Fiamma. Dopo la morte della madre e quella di Raphaël, la solitudine è diventata quasi insopportabile per la ragazza che nonostante tutto si rifiuta però di tornare a far parte della comunità.

L'unica persona che le ricorda Raphaël è Yann, il fratello che Fiamma ha salvato ma che sembra odiarla, odiarla però di quell'odio che spesso si confonde con ben altro sentimento. L'arrivo di un nuovo prete da Roma e di una compagnia nomade di zingari stagnini, rimescolerà gli equilibri del borgo e permetterà a Fiamma di capire cosa significa far parte di qualcosa.
In un paio d'ore ho terminato questo romanzo che mi ha emozionata e tenuta col fiato in sospeso fino alla fine!

Lo stile narrativo della Diotallevi è molto particolare, è delicato, scorrevole e ha un che di poetico che dà alla storia un tono inconfondibile. La narrazione ha un bel ritmo, non particolarmente sostenuto ma adatto al tipo di storia narrata. A raccontarci la storia sono vari personaggi, scelta che ho apprezzato perchè, avendo più punti di vista, è più semplice familiarizzare con la storia e diventarne parte. Ho trovato bellissima l'ambientazione, le descrizioni dei paesaggi, dei luoghi chiave legati alla storia, sono così particolareggiate che sembra di poter vedere quei posti tra le pagine.

I personaggi sono ben caratterizzati e riescono perfettamente a far trasparire quello che è il messaggio che l'autrice voleva dare. Fiamma è la vera protagonista della storia, una donna forte, indipendente, incurante dell'opinione altrui ma decisa a fare la vita che desidera. Il rapporto che si sviluppa con Yann è molto intrigante, ho apprezzato la gradualità dello sviluppo, come anche il modo in cui la comunità intera reagisce a certi eventi descritti nel romanzo. Altro punto di vista che ho apprezzato moltissimo è quello di Don Agape, nome che già rappresenta perfettamente il personaggio: Agape come l'amore disinteressato, incondizionato e assoluto!

Il tema centrale del romanzo è a mio avviso particolarmente interessante: Fiamma rappresenta chi viene giudicato semplicemente in base ad uno stupido pregiudizio, chi, per colpa di giudizi affrettati e sbagliati, viene marchiato a vita, condannato ad essere diverso. Il modo in cui Fiamma affronta il pregiudizio, lasciando comunque spazio alla nascita di un amore tanto forte quanto inaspettato, costituisce un messaggio forte e bellissimo. Mi sono totalmente immersa in questa storia, ho respirato l'aria fredda e rarefatta di Saint Rhemy, ho affrontato il gelido inverno delle Alpi, ho percepito il dolore e la solitudine che scaturiscono dalle superstizioni e dal pregiudizio, ho sospirato, mi sono commossa e ho sperato fino alla fine! 

Francesca Diotallevi è una scrittrice estremamente talentuosa capace di arrivare dritta al cuore del lettore e di coinvolgerlo totalmente. Dentro soffia il vento è un romanzo magico, fiabesco e molto intenso, una storia che vi emozionerà e vi scenderà nel cuore, un libro che non dimenticherete facilmente. Buona lettura!

"Non lasciare che qualcuno ti dica in cosa credere, ragiona con la tua testa, segui l'istinto. Nessuno dovrà importi chi amare. L'amore non si insegna, è l'unica cosa che non posso spiegarti. Non posso dirti quali battaglie combattere, dovrai capirlo da sola e non sarà facile. L'amore non lo è mai, richiede coraggio e tenacia. Non si sceglie, è sempre lui che sceglie te."

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