[Recensione] Una specie di felicità di Francesco Carofiglio


Buon pomeriggio cari Lettori! Oggi parliamo di un romanzo edito Piemme.

Una specie di felicità è il nuovo romanzo di Francesco Carofiglio che torna in libreria con una storia molto introspettiva. Il protagonista è Giulio d'Aprile, uno psicoterapeuta che si ritrova a seguire come suo paziente quello che molti anni prima è stato il suo professore e mentore. Il Professore è malato, la sua memoria non è più quella di un tempo e la mente lo inganna. Durante le sedute con Giulio vengono fuori verità a lungo taciute e pian piano le sedute terapeutiche vanno a incastrarsi con quella che è la realtà, con la vita e i problemi che lo stesso Giulio si trova ad affrontare. Giulio e il Professore diventano l'uno il confessore dell'altro, i ruoli si ribaltano ed entrambi trovano conforto.

Questo romanzo dalla forte componente introspettiva si è rivelato una lettura interessante e particolarmente riflessiva. Giulio è un bravo terapeuta, ma sembra non riuscire ad applicare a sè stesso e alla sua famiglia quei consigli che potrebbero aiutarlo ad avere una certa stabilità. L'incontro con quello che è stato il suo mentore diventato ormai anziano e le successive sedute con lui, mettono anche Giulio alla prova e lo spingono a riflettere sulla sua condizione di solitudine e sul modo in cui potrebbe superarla.

Lo stile dell'autore è molto scorrevole e lineare, i dialoghi costituiscono una parte importante del romanzo ponendosi al centro della storia. La narrazione è abbastanza lenta, adatta ad un tema del genere, e spinge alla riflessione. Giulio è la figura attorno alla quale ruota tutta la storia, un uomo solo, oberato dai problemi. L'incontro con il Professore aprirà per lui nuove porte e lo porterà a riconsiderare quello che vuole veramente.

Ho trovato molto interessante il rapporto tra Giulio e il Professore, tutti quei dialoghi fatti di continui botta e risposta che portano i personaggi a indagare sulla loro vita presente e passata e il lettore a riflettere sulla vicenda. Il tono della storia è profondamente riflessivo e introspettivo. La storia risulta credibile e parla di persone e problemi reali con i quali il lettore riesce facilmente a entrare in sintonia. Una storia intrigante e profondamente reale. Buona lettura! 

"La verità è che lo sai quando finisce. E anche se lo sai continui a sperare fino all'ultimo di esserti sbagliato."

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