Buona domenica cari Lettori! Come sta andando il vostro fine settimana? Oggi parliamo di un'altra bellissima pubblicazione targata Fazi Editore...
Il tempo dell'attesa è il secondo romanzo della saga dei
Cazalet, grazie alla
Fazi abbiamo l'opportunità di scoprire un'autrice quasi sconosciuta ma dal grande talento come la
Howard. La storia dei Cazalet riprende un anno dopo gli eventi narrati nel primo volume, ci troviamo agli inizi della Seconda Guerra mondiale e la narrazione prosegue circa fino all'anno dell'attacco a
Pearl Harbor. La narrazione segue le vicende dell'intera famiglia, ma stavolta si concentra maggiormente su tre personaggi in particolare, le tre giovani donne della famiglia:
Louise,
Clary e
Polly. Mentre Louise si trova a Londra impegnata a seguire il suo sogno di diventare un'attrice affermata, Clary e Polly restano a casa, la prima concentrata sulla scrittura, la seconda ancora indecisa sulla direzione da prendere. La guerra frammenta la famiglia, c'è chi parte, chi resta, chi si abbatte, chi cerca di trovare un senso a tutto quello che sta accadendo mentre la guerra infuria e trascina i Cazalet nel suo vortice.
La saga dei Cazalet è la tipica saga familiare corposa e ricca di eventi che gli appassionati di classici non potranno fare a meno di amare!
Ci troviamo nei mesi che seguono lo scoppio della Seconda Guerra mondiale, la guerra sta già influenzando quello che sarà il futuro della famiglia, alcuni partiranno per la guerra, altri resteranno a occuparsi degli affari di famiglia e poi ci sono le tre giovani protagoniste della storia:
Louise,
Clary e
Polly. Tre personalità diverse, tre giovani donne con ambizioni e sogni che la guerra rischia di distruggere.
Mentre i mesi passano e la guerra sembra avvicinarsi sempre più, i Cazalet tentano di sopravvivere agli eventi, al dolore e alla sofferenza che caratterizza quegli anni bui.
La Howard per me è stata una vera scoperta, non conoscevo quest'autrice e sono felicissima che la Fazi abbia deciso di permetterci di leggere i suoi romanzi. Lo stile della Howard è ricco, corposo, le descrizioni sono molte e dettagliate, ma nonostante questo io l'ho trovato comunque scorrevole e molto elegante nella prosa. Il ritmo della narrazione è abbastanza lento, stiamo parlando comunque di una saga familiare quindi un ritmo del genere è necessario per apprezzare appieno ogni dettaglio della storia.
La storia dei Cazalet è ricca di eventi, in questo romanzo si sviluppa fino al 1941 e ci narra del modo in cui la famiglia reagisce ai lunghi mesi della guerra. Pur mantenendo della parti in cui la narrazione è corale e si va a parlare di tutta la famiglia nel suo insieme, nel secondo volume di questa saga a narrare la storia sono in particolare le donne più giovani di casa, delle ragazze che si trovano ad entrare nell'età adulta e a scontrarsi col mondo.
Louise è sicuramente la più ambiziosa, è decisa a diventare un'attrice e per questo vive a Londra dove, lontana dalla famiglia, si trova a vivere le prime esperienza da adulta.
Polly e
Clary invece restano a casa. Clary si dedica alla scrittura, la sua passione, mentre Polly, ancora incerta su quello che vuole fare, aiuta come può la famiglia mettendosi a disposizione di tutti.
Il romanzo percorre un arco di tempo molto lungo quindi gli eventi, i personaggi che si muovono sullo sfondo della storia, sono molti ma la narrazione è fluida e permette facilmente al lettore di seguire gli sviluppi.
Credo che la saga della Howard sia una delle più belle saghe familiari pubblicate negli ultimi anni, lo stile corposo e raffinato, gli eventi che coinvolgono la famiglia sullo sfondo di un periodo storico che personalmente trovo sempre interessante e tre protagoniste che rappresentano un po' quello che stava accadendo alle donne in quegli anni, rendono questo romanzo imperdibile.
Un romanzo fatto di tante storie, una narrazione corale che ci permette di capire meglio quegli anni così bui fatti di sofferenza e di lunghe attese, i Cazalet al centro di tutto, rappresentanti di un'intera generazione. Buona lettura!
"È tutto questo aspettare: aspettare di diventare grande, aspettare che la guerra vada peggio o meglio, o che finisca."