[Rubrica:TeenReview#40] Recensione- Resta dove sei e poi vai di John Boyne


Buon pomeiggio lettori. Buon giovedì e buon quasi fine settimana.  Finalmente ho finito con la scuola yeee. Però mi rimane da fare fino al 10 giugno alternanza scuola lavoro. Mai na gioia.
Anyway,anche questa settimana vi recensirò un libro di Boyne. Che novità eh?

"Alfie ha cinque anni quando in Europa si alzano i venti della Grande Guerra, e il suo papà, come molti altri giovani, parte per il fronte. La guerra però la combatte anche chi rimane a casa, nelle difficoltà di trovare il cibo e i soldi per l’affitto, con il terrore che un ufficiale bussi alla porta per riferire che un familiare non tornerà più a casa. Alfie non vuole credere che sia questo il destino di suo padre, ma le lettere che l’uomo spedisce dal fronte si fanno saltuarie e cupe, e sempre più rare…"

Mentre gli altri due libri di Boyne che ho letto erano ambientati nel contesto storico della Seconda Guerra Mondiale, "Resta dove sei e poi vai"  è ambientato nella Prima.

Il padre di Alfie parte volontario come soldato dopo lo scoppio della guerra.
Lui e sua madre rimangono a casa e lui inizia a lavorare come lustrascarpe alla stazione.
Il libro inizialmente procede lento,con qualche flashback ogni tanto.
Nella prima metà del libro non succede niente. NIENTE.

Da un lato è positivo perchè non si capisce dove l'autore voglia andare a parare;ma dall'altra parte è abbastanza confusionario perchè la seconda metà del libro è un casino.
In più il libro finisce in un modo alquanto deludente. Venti pagine prima della fine del libro succede qualcosa che scombussola il lettore e cinque pagine dopo si finisce a tarallucci e vino. Sembra quasi che l'autore non sapesse come continuare il libro e abbia risolto tutto nel modo più semplice possibile.

I personaggi non sono molto approfonditi e come negli altri libri di Boyne non mi sono affezionata a nessuno in particolare.
Però il personaggio di Joe Patience,amico del padre di Alfie,mi è piaciuto molto.
In questo libro credo che lui sia il personaggio più approfondito.
Io l'ho amato.

Una cosa che mi è piaciuta molto è che i titoli dei capitoli rimandano a canzoni molto popolari tra i soldati britannici durante la prima guerra mondiale.


"Tutto quello che volevo era un minimo di comportamento umano in un mondo che umano non lo è più."




Post popolari in questo blog

La leggenda del Krampus

La leggenda dell'Uomo Nero

La leggenda di Bloody Mary