prende il nome dal sanatorio per bambini affetti da poliomielite nell'Australia Occidentale. La storia ha per protagonisti due ragazzini: Frank e Elsa.
è di origini ungheresi, lui e la sua famiglia sono sopravvissuti allo sterminio degli ebrei in Europa e si sono rifugiati nella lontana e calda Australia per iniziare una nuova vita. Ma neanche in quel luogo la vita sembra volergli dare tregua, Frank si ammala di polio e viene portato in un sanatorio specializzato nella riabilitazione. Qui Frank conosce
, una ragazzina australiana ammalatisi come lui e costretta a stare nel sanatorio lontana dalla sua famiglia. Frank ed Elsa si trovano e non si lasciano più mentre un sentimento forte e puro nasce tra i due ragazzini. Quel sentimento si riflette anche sulle loro famiglie che trovano difficile scendere a patti con la malattia dei figli.
Questo romanzo, ambientato in un'Australia rurale, è la storia delicata ed emozionante di un primo amore che nasce inaspettato e in circostanze tragiche.
Frank è un ragazzino vivace con tanti sogni, sogni che la polio spazza via. Quando nel sanatorio incontra
Elsa, per Frank è una sorta di colpo di fulmine. I due ragazzini diventano inseparabili, condividendo gioie e dolori e finendo per trasmettere la bellezza e la purezza di quel sentimento anche alle loro famiglie.
Ho trovato questa storia di una delicatezza quasi impalpabile. Lo stile dell'autrice è asciutto, scorrevole, ma allo stesso tempo anche ricercato ed elegante. L'ambientazione della storia è molto particolare, ci troviamo in una sanatorio australiano alla metà degli anni '50. La storia è raccontata in modo molto particolare, il racconto è a più voci, i punti di vista sono tanti e vari, partiamo da i due giovani protagonisti, Elsa e Frank, per passare poi ai loro genitori, alle infermiere del sanatorio e infine agli altri bambini.
Frank ed
Elsa sono ovviamente i protagonisti indiscussi. Sono due ragazzini molto maturi per la loro età, costretti a crescere prima del tempo a causa della malattia che li ha colpiti. Frank è un sognatore, un piccolo poeta che fa di Elsa la sua musa. Anche gli altri personaggi sono molto interessanti, più o meno riusciamo a conoscere bene ognuno di loro, grazie all'espediente dei vari punti di vista, e questo dà al romanzo un tono corale.
Il tema della malattia è trattato in modo approfondito ma delicato.
Credo che il punto forte di questa storia siano i sentimenti, le emozioni dei personaggi, l'autrice ha un tocco delicato che riesce però ad andare dritto al cuore del lettore facendolo entrare nella storia quasi con prepotenza. Mi è piaciuto molto il fatto che venga trattato in maniera approfondita e mai banale il background delle famiglie di Frank ed Elsa.
L'età d'oro è un romanzo molto bello, ha il sapore di un classico, di quei romanzi d'altri tempi, ma è anche attuale nel modo in cui vengono trattati dei temi difficili.
Una storia d'amore principalmente, ma anche di dolore, di voglia di rialzarsi e sopratutto di voglia di vivere. Buona lettura!
"La polio è come l'amore. Anni dopo, quando pensi di essere guarito, ritorna."