[Recensione] Verginità rapite di Ismete Selmanaj Leba


Buona giornata cari lettori e buon inizio settimana! Lo scorso weekend è stato un weekend di fuoco, tra il matrimonio e le varie uscite con le amiche avrò dormito si e no 8 ore in 4 giorni. Oggi riprendiamo in mano libri e letture con una nuova recensione.

Verginità rapite è il nuovo romanzo di Ismete Selmanaj, autrice di I bambini non hanno mai colpe. La storia racconta di Mira, adolescente che vive a Tirana tra la fine degli anni 70' e l'inizio degli anni 80'. L'Albania in quegli anni è comunista, tutto gira intorno al leader e al partito e guai a fare qualcosa che va contro i suoi principi. Dopo aver subito una violenza, Mira rimane incinta ed è costretta ad allontanarsi da Tirana e dalla famiglia. Anni dopo, ormai diventata una donna adulta, Mira lotta per sè stessa e per il bambino che le è stato portato via, e anche per tutte le donne che come lei sono state vittime di un abuso terribile.

Ismete Selmanaj ci riporta in Albania per raccontarci la storia di Mira e quella del suo paese, una storia di crudeltà e abusi ma anche una storia di speranza che ci insegna che rialzarsi è sempre possibile.

Quando Mira, in seguito alla violenza subita, scopre di essere incinta, capisce ben presto che le è stata rubata la possibilità di vivere una vita normale e di costruirsi il futuro che desidera. L'Albania comunista era un regime rigido e moralista, un'adolescente incinta non aveva altra scelta se non quella di allontanarsi da casa, per evitare di disonorare la famiglia, e abbandonare il suo bambino. Nonostante il dolore e la sofferenza, Mira riesce a costruirsi una nuova vita, ma ben presto i fantasmi del passato ritornano prepotenti riportandole alla mente tutto il dolore passato.

Come accadeva col precedente romanzo, anche stavolta mi sono trovata catturata dalla storia e dall'ambientazione così precisa e dettagliata. Stavolta, oltre a seguire il percorso di Mira, ci ritroviamo a seguire la rinascita di un paese intero che si rialza dopo anni passati sotto il controllo di un regime totalitario. 

La storia raccontata è cruda, a tratti difficile da leggere, ma allo stesso tempo contiene un forte messaggio di speranza. E' Mira stessa a rappresentare questa speranza, lei che dopo aver passato momenti terribili riesce a trovare la forza di ricominciare e lotta per il suo futuro, non dimenticando mai il bambino che le è stato portato via e facendo tutto il possibile per ritrovarlo.

Una storia emozionante, uno spaccato di storia di un paese che, proprio come la protagonista del romanzo, è riuscito a risollevarsi e a ricominciare. Buona lettura!

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