Buona giornata cari lettori! Oggi voglio parlarvi con estremo piacere del nuovo romanzo di Fioly Bocca che torna, dopo "Ovunque tu sarai" e "L'emozione in ogni passo", con una storia emozionante.
Un luogo a cui tornare racconta la storia di
Argea, giornalista e scrittrice affermata che vive una storia d'amore turbolenta col collega
Gualtiero. Dopo l'ennesimo litigio, mentre sta guidando per tornare a casa, Argea non si accorge di un'ombra che le passa davanti. Quando si risveglia in ospedale, le viene detto dell'incidente e dell'uomo che ne è rimasto vittima. Un uomo di origine bosniaca,
Zeligo, si trova in coma farmacologico a seguito dell'incidente. Travolta dai sensi di colpa, Argea scopre che Zeligo è un senzatetto, che nessuno è venuto a trovarlo e inizia a interessarsi dell'uomo. Mentre la sua vita e il suo amore sono ad un punto morto, Argea impara a conoscere Zeligo e capisce che quel mondo che le sembra così lontano, forse è molto più vicino di quel che crede.
Questo romanzo, ambientato nella meravigliosa Torino, ci racconta una storia d'amore e di sofferenza, di false partenze e nuovi inizi, di incontri casuali e di cose belle che nascono inaspettatamente dai momenti più brutti.
Argea è una donna in carriera, non più giovanissima desidera costruirsi una famiglia con
Gualtiero, anche se lui non sembra pronto al grande passo quanto lo è lei. Dopo l'incidente, Argea inizia a interessarsi dell'uomo che ha investito.
Zeligo è bosniaco, è un senzatetto e ha una storia dolorosissima alle spalle. Pian piano Argea impara a conoscere quell'uomo così particolare e scopre che dietro l'apparenza si nasconde molto più di quel che le persone potrebbero pensare vedendolo.
Nell'aiutare Zeligo, Argea trova uno scopo nella vita e non capisce che in realtà l'aiuto è reciproco, che anche Zeligo la sta aiutando, le sta facendo comprendere quella vita che a volte le sembra così ingiusta.
Tornare a leggere un romanzo di Fioly Bocca è sempre un piacere, ormai la annovero tra le mie autrici italiane preferite e anche stavolta non mi ha deluso, anzi mi ha stupito con un romanzo meraviglioso e profondamente emozionante.
Lo stile della Bocca è molto interessante, è scorrevole ma non banale, elegante, a tratti poetico e ricco di pathos. La narrazione ha un bel ritmo, nonostante i toni del romanzo siano tranquilli. Inutile dire che la storia mi è piaciuta moltissimo, oltre a essere ben scritta è anche molto realistica, in quanto tratta temi come l'immigrazione e il pregiudizio che sono quanto mai attuali.
Il modo in cui questi temi vengono trattati è estremamente delicato ed elegante.
I personaggi sono meravigliosi, vi resteranno nel cuore! Argea è una donna che si nasconde dietro una patina di forza ma che in realtà è molto fragile. Il suo desiderio di avere una famiglia si scontra con l'immaturità di
Gualtiero che sembra un eterno Peter Pan. Due parole vanno assolutamente spese per
Zeligo. Lui è davvero il cuore del romanzo, nonostante abbia vissuto periodi bui e abbia sofferto moltissimo, resta una persona positiva e piena di amore per la vita. Il suo rapporto di amicizia con Argea è una delle parti più belle e intense del romanzo.
Insomma ho amato tutto di questo romanzo, l'ho trovato intenso, emozionante e profondamente vero. Se non avete letto nulla di
Fioly Bocca dovete assolutamente recuperare, è un'autrice fantastica che riesce a raccontare storie in un modo talmente intenso e appassionante da catturare mente e cuore del lettore. Il messaggio che passa è davvero bello: anche dalle cose brutte può nascere qualcosa di buono.
Leggete questo meraviglioso romanzo, andate a conoscere Argea e Zeligo, immergetevi nella loro storia e innamoratevene come è successo a me! Buona lettura!
"Ognuno ha bisogno di qualcosa in cui potersi riconoscere. E quel qualcosa è ciò che hai fatto di te, di tutte le cose che sono venute e di quelle che stai ancora aspettando. Quel qualcosa è il solo luogo a cui puoi tornare e deve essere un luogo accogliente. Deve essere Casa."