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Pagine: 364
Cartaceo: 14,00 € - Ebook: 6,99 €
Uscita: 15 ottobre 2015 |
Il romanzo più votato dell’edizione 2014 di IoScrittore,
il torneo che ha rivelato molti talenti della narrativa italiana contemporanea.
L’acqua può nascondere segreti che non dovrebbero mai venire a galla. Un cadavere ripescato dalle acque stagnanti della laguna…
La prima indagine del commissario Nicola Aldani
Venezia, 1981. Una giovane coppia, appartata su una panchina dei giardini della Biennale, a Sant'Elena, viene aggredita. Il ragazzo resta ucciso, la ragazza precipita in un silenzio al limite della follia, che rende impossibile risalire al colpevole. Alla Polizia non rimane che archiviare il caso.
Venezia, oggi. Dalle acque della laguna affiora un cadavere. Si tratta di Mirco Albrizzi, immobiliarista molto conosciuto e vittima troppo illustre per passare inosservata. Se le autorità vorrebbero archiviare la faccenda come suicidio, il commissario Nicola Aldani, incaricato delle indagini, riconosce inequivocabili i segni dell'omicidio. È un caso scomodo, e a complicarlo ci si mette anche quel commissario Zennari, ormai in pensione, che pretende aiuto per chiudere una storia ormai dimenticata, risalente a quarant'anni prima, l'aggressione ai giardini della Biennale...
Ma nulla avviene per caso, e ben presto le due piste si confondono, le acque si intorbidano, gli indizi si inquinano...
Sullo sfondo della vicenda, vivida e inconfondibile, Venezia: l'altana sul tetto, dove Aldani ama rifugiarsi; la laguna davanti alle Fondamenta Nove, dove il pilota del commissario fa sfrecciare il vecchio Toni, la lancia in dotazione alla Polizia; il dialetto, che risuona nella calli e lungo i rii; le acque e le nebbie, complici di misteri e custodi di verità.
Michele Catozzi nato a Venezia (a Mestre, per la precisione) nel 1960, Michele Catozzi ha vissuto a lungo in Veneto. Ha passato molti anni a Treviso, dove si è occupato di editoria e giornalismo. Dopo aver scritto diversi racconti, pubblicati in antologie e riviste, ha deciso di partecipare al torneo letterario IoScrittore con il suo primo romanzo, Il mistero dell'isola di Candia: arrivato tra i finalisti, il romanzo è stato pubblicato in ebook da GeMS. Con Acqua morta ha vinto di larga misura l'edizione 2014 del torneo.
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Editore: Lettere Animate
Genere: Narrativa generale
Prezzo: € 1,99 Pagine: 190 |
1992. Primo anno di Mani Pulite. Qualsiasi città medio grande del centro sud.
Auro Ponchio, assistente di laboratorio in un istituto scolastico e autore di un romanzo di scarso successo, viene contattato da un vecchio compagno di scuola divenuto deputato. L’onorevole Alberto Malacarne. Il politico gli chiede di diventare il suo ghostwriter. Ha bisogno che gli scriva periodicamente dei discorsi. Sulle prime Auro ha dei dubbi – Alberto è democristiano, mentre lui ha sempre votato a sinistra – ma alla fine accetta persuaso da sua moglie. La coppia con tre figli a carico vive in un palazzone della periferia degradata e ha bisogno di certezze per un futuro migliore. L’incarico che ottiene è visto in casa Ponchio come un inizio di una nuova vita, anche se le riserve di Auro rimangono tutte essendo viva nella sua memoria la spietatezza con cui Alberto lo trattava quando erano dei ragazzini.
L’onorevole Alberto Malacarne è presidente del consiglio di amministrazione dell’Igap (Istituti Geriatrici Assistenza Pubblica), ente regionale che si occupa della costruzione, manutenzione e gestione di istituti geriatrici e cliniche di lungodegenza. L’operato dell’ente si basa sulla costituzione di un sistema di rapporti illeciti con le aziende più importanti che agiscono sul territorio. Si sviluppa così un reticolo di corruzione e concussione. Da una parte i partiti, dall’altra il mondo delle imprese.
Alberto è sposato con la figlia di Primo Grispo deputato socialista, ora affetto da demenza senile, storico presidente dell’Igap e inventore del lodo che porta il suo nome, necessario per dividersi tra partiti le tangenti secondo percentuali prestabilite. Nell’ambiente Alberto è visto come un carrierista senza scrupoli che si permette addirittura di cambiare le condizioni del lodo con una decisione presa in solitario senza consultare i vertici dei partiti. L’operazione gli riesce perché entra nelle considerazioni di uno dei più importanti leader nazionali della Dc.
Dopo un paio di mesi Alberto decide di assegnare l’incarico di gestore del racket del caro estinto, rimasto scoperto, ad Auro, il quale, invece di rifiutare e con ciò interrompere con il gruppo di potere ogni forma di collaborazione, decide di accettare. Ma ha realmente contezza delle conseguenze di una simile decisione sulla propria vita e sulla vita dei suoi familiari? Svendere il sistema dei valori, sulla base dei quali ha costruito i propri convincimenti, rappresenta un’operazione a costo zero da un punto di vista morale, oppure comporta la cessione della propria dignità civile? Nell’Italia che approda alla seconda repubblica contano di più la dignità civile e la coerenza personale o gli interessi derivanti dall’abuso di potere? Saranno le conseguenze della scelta di Auro a fornire delle risposte a queste domande.
Marco Fanucci è nato a Gubbio 47 anni fa e lì vive.
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Editore: Aiep
Pagine: 250 Prezzo: 14,00€
Genere: Narrativa/Romance contemporaneo |
Lara Malloi è ormai sicura di avere la propria vita sotto controllo. Ha un lavoro che ama. Un’amica sincera. Ed è ancora molto giovane. Pensa di aver fatto i conti con il passato ma in fondo sa che non è così. Tuttavia solo Penny lo sa; lei che ha asciugato le sue lacrime…
Lara ha perso suo fratello Tommaso. Penny un amico.
Ma Lara ha perso qualcosa di più. Senza rendersene conto ha disintegrato la propria vita. È stato più semplice trovare qualcuno a cui dare la colpa piuttosto che accettare l’incidente del fratello. E lasciare Daniele si è rivelata la soluzione più comoda quel giorno in riva al lago. Urlargli in faccia la propria rabbia è stato liberatorio.
A sedici anni è così che funzionano i rapporti. Si ama e si odia con la stessa intensità.
Denny si è macchiato di un grave atto ai suoi occhi. Ha esitato. Ha perso del tempo prezioso...
Da quel giorno ognuno ha intrapreso una strada. Ma di fronte all’ennesimo rifiuto di Lara, nel cercare di comprendere e perdonare, Penny è costretta a svelarle la verità.
Otto anni dopo.
Oggi Lara ha un negozio di fiori. Penny gestisce un centro Benessere. Denny è diventato un vigile del fuoco.
Finché l’occasione si presenta.
Ripartire è inevitabile. Lara è sconvolta. Sa bene da dove ricominciare. Sa di avere qualcosa per cui farsi perdonare...
Il vaso è rotto ma i cocci ci sono ancora. Rimetti insieme il vaso e anche la tua vita avrà di nuovo un senso. È ciò che Penny le suggerisce. Perché tutti hanno in dono una seconda occasione. Perfino sua madre alla quale imparerà a voler bene.
Simona Friio è sposata, vive in provincia di Milano e ha un pastore tedesco di nome Brendy per cui stravede. Si è diplomata in Designer della moda ed è appassionata di scrittura, arte e storia. Amava disegnare ancora prima di cominciare a scrivere, per cui già da piccola non si separava mai da pennarelli, cere, matite e fogli immacolati. La svolta per la scrittura però arriva con uno splendido regalo, una macchina da scrivere Olivetti rossa Ferrari che le ha consentito di dare voce alle storie che voleva raccontare, nonché di alleviare il callo dello scrittore che già aveva a soli sei anni. Nel 2011 ha autopubblicato il suo primo romanzo storico: “La ragazza che mise il diavolo nella bottiglia” e recentemente è uscita un'antologia a scopo benefico dal titolo “Parole tra sogni e ricordi” che contiene il suo racconto “La scia di fiori”. Legge con costanza romanzi sia di genere storico sia contemporaneo e predilige autrici classiche come la Austen, le sorelle Brontë e la Gaskell. Le piace mettersi continuamente alla prova cimentandosi nel decoupage, nel ricamo, nel restauro di vecchi mobili. È appassionata di cake design. Nontiscordardime è il romanzo con il quale ha vinto la prima edizione del concorso letterario indetto da Aiep editore nel 2014.
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Ghiaccio nove: collana di narrativa
contemporanea italiana e straniera
Pagine: 256 Uscita: 22 Ottobre 2015
Prezzo cartaceo: 16.50€ ; E-book: 8.90€ |
Con 'Darkland' (Melville Edizioni, in libreria ed ebook dal 22 ottobre 2015), Paolo Grugni si conferma autore di grande talento narrativo, nonché acuto osservatore della storia, della società, e della natura umana, oltre che sottile conoscitore dell'aspetto irrazionale inscindibilmente legato ad essa. Per lo scrittore milanese, la letteratura è sempre espressione di impegno etico e politico. Lo conferma la sua nuova opera: un thriller a sfondo storico che affonda le radici nell'atmosfera grigia, cupa e piovosa della Foresta Nera. Da qui il titolo 'Darkland' - terra oscura - che è non solo un rimando alla Foresta Nera, ma anche alpassato notoriamente oscuro e fosco della Germania.
Karl Jerzyck, un professore di criminologia di Monaco, scopre in maniera del tutto casuale delle ossa in un bosco vicino a Karlsruhe. I resti appartengono a persone scomparse 25 anni prima in circostanze mai chiarite. Il criminologo e Arno Schulze, l'ispettore della Kripo che aveva seguito il caso all'epoca, decidono di riprendere le ricerche. I due si trovano presto coinvolti nelle trame di gruppi neonazisti collegati a sette esoteriche e occulte. Un percorso che li farà tornare indietro nel tempo ai campi di sterminio nazisti. La ripresa delle indagini coincide però con una serie di nuove sparizioni, questa volta nella città di Friburgo. Che cosa sta succedendo nella Foresta Nera? Perché è stata scelta proprio questa zona della Germania? Jerzyck e Schulze scopriranno che qualcuno ha deciso di riprendere gli esperimenti iniziati da Joseph Mengele, l'angelo della morte, ad Auschwitz e mai conclusi. A quale scopo? Perché il mondo del neonazismo è in fermento? Chi si nasconde dietro agli omicidi? E qual è l'annuncio che una potente organizzazione neonazista si accinge a lanciare il 20 novembre 2015 proprio in occasione del 70° anniversario del processo di Norimberga?
Paolo Grugni in 'Darkland' - frutto di una lunga, approfondita, dettagliata ricerca storiografica - propone al lettore una sconvolgente chiave di lettura dell'ideologia nazista e della sua visione del mondo. Fino allo stupefacente, inedito finale: come sarebbe stata l'Europa se Hitler avesse vinto la guerra.
Paolo Grugni (Milano, 1962), germanista, oltre a Darkland, ha pubblicato sette romanzi: Let
It Be (Mondadori, 2004), Mondoserpente (Alacrán, 2006), Aiutami (Barbera, 2009), Italian
Sharia (Perdisa Pop, 2010), L’odore acido di quei giorni (Laurana, 2012), La geografia delle
piogge (Laurana, 2013), L'Antiesorcista (Novecento, 2015).
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Pagine: 268 Prezzo: 14,00€
Editore: 13Lab
Uscita: 22 Ottobre 2015 |
Roberta, giovane siciliana piena di sogni e di progetti per il domani, ha vissuto l'infanzia e l'adolescenza in seno a una famiglia che l'ha amata e protetta, trasmettendole un forte senso della giustizia e insegnandole a diffidare di ogni forma di associazione mafiosa. Una volta cresciuta, allontanatasi fisicamente dai suoi genitori, Roberta scopre la sterminata gioia dell'amore in un uomo bellissimo e misterioso, temuto dai suoi concittadini e rispettato. Ciò che la ragazza scoprirà su di lui la lascerà senza parole: il suo è un uomo di mafia, un uomo d'onore.
Questo è un romanzo che finalmente capovolge la prospettiva e che permette al lettore di guardare alla criminalità dall'interno, da quel rifugio segreto che è l'incrollabile fortezza dell'amore.
"Ho deciso che la vita va vissuta fino in fondo e perciò ho scritto questo libro per arrivare a te. Non so cosa mi aspetterà, ma io ci proverò. E queste pagine percorreranno dei chilometri fino a finire nelle tue mani. Guarderai il libro e deciderai se aprirlo, sederti e leggerlo. Oppure no. Poi deciderai se metterlo in mezzo ai tuoi fumetti in salotto e confonderlo nella massa, o portarlo con te per tornare fino a noi. A prenderci per portarci con te. Non ti vedrà nessuno, non ti troveranno mai. Io ti nasconderò nei rifugi, come quelli del vero Diabolik e costruiremo botole mortali, pareti mobili con scariche elettriche, lanciafiamme ed esplosivi nascosti… userò aghi narcotizzanti, coltelli, gas soporiferi o mortali…Ci difenderemo da tutto. Volo un po' con la fantasia? Bè, l'ho sempre fatto. Diciamo allora che le nostre armi saranno l'amore, l'onore e…"