|
De Agostini Libri
Pag. 320 Euro 14,90
Uscita: 8 settembre 2015 |
Le donne sembrano avere un’avversione innata per la finanza, argomento che considerano complesso, e le statistiche dicono che sono ancora in maggior parte gli uomini a occuparsi degli investimenti finanziari. Non è solo un problema di alfabetizzazione – persino l'OCSE se ne sta occupando – ma una barriera di tipo psicologico che non conosce latitudini né oscillazioni anagrafiche, perché riguarda anche le più giovani e le single. In gran parte si tratta di un retaggio culturale del passato, quando la donna non aveva un’indipendenza economica e la finanza era roba “da maschi”. Eppure l'avversione per il rischio, la prudenza, la maggiore propensione al risparmio ne farebbero delle investitrici potenzialmente migliori. Questo libro intende colmare il gender gap promuovendo la cultura finanziaria delle donne. Una bussola per orientarsi che parla alla loro sensibilità e poi al loro portafoglio. Perché è importante promuovere la cultura finanziaria femminile, aiutando le donne a controllare il proprio destino finanziario? Perché la scarsa conoscenza in ambito finanziario influenza negativamente la capacità di scegliere in modo corretto come impiegare i propri risparmi. Perché le mutate condizioni demografiche e sociali richiedono che le donne se ne debbano occupare sempre di più (maggiore speranza di vita, eredità, divorzio, elevato numero di donne professioniste ad alto reddito…). E perché è importante per le donne e per la società tutta puntare sulle caratteristiche femminili che le rendono migliori investitrici e gestori dei soldi propri e altrui.