[Recensione] Dopo di lei di Joyce Maynard


Buona Giornata cari Lettori e buon fine settimana! Oggi parliamo di un particolare romanzo inviatoci dalla sempre gentilissima Harlequin Mondadori che ringraziamo!

Dopo di lei è un romanzo dalle tinte piuttosto cupe e nostalgiche.
La storia ci viene raccontata dalla voce di una delle sue protagoniste: Rachel, oggi scrittrice di successo, che decide di narrare quello che accadde a lei a a sua sorella Patty nell'estate del 1979 a Marin, California.
Rachel e Patty vivono insieme alla madre depressa che poca attenzione gli concede, sono libere di fare quel che vogliono e per passare il tempo hanno solo la compagnia reciproca e i boschi che circondano la loro casa.
Il padre, nonchè detective, le ha lasciate ma il rapporto con le figlie non sembra essersi logorato, anzi Rachel e Patty lo idoleggiano, vedendo nel padre un vero eroe.
Quando nell'estate del '79 una serie di omicidi,che hanno per vittima giovani donne,sconvolgono la comunità, sarà proprio il padre delle due sorelle a indagare sulla vicenda e a mettersi sulle tracce del Killer del tramonto, aiutato dall'ingegno delle sue giovani figlie, decise ad aiutarlo a trovare il killer...

Il libro della Maynard è uno di quei romanzi che non ti aspetti, che partendo in sordina arriva a catturare il lettore e a tenerlo incollato alle pagine!


Oltre ad essere un Thriller, visto che alla base della vicenda c'è la ricerca di uno spietato serial killer, la storia è in realtà molto introspettiva ed esplora in maniera approfondita il rapporto tra sorelle e sopratutto quello padre/figlia. Infatti credo proprio che un punto di forza del romanzo sia il nucleo familiare che si trova suo malgrado al centro delle vicende che sconvolgono la Contea di Marin. Rachel e Patty sono inseparabili, in un certo senso dopo l'abbandono del padre e con una madre sempre più assente, hanno potuto contare solo l'una sull'altra. Sono due ragazzine creative, con un'immaginazione senza limite, piene di energia. Crescono insieme, sole contro tutti. 

Il padre è una figura centrale della storia così come il rapporto che ha con le figlie. Entrambe lo adorano, specialmente Rachel, lo considerano un eroe e sono sicure che riuscirà a prendere l'assassino che si nasconde tra quei boschi così familiari. Quando però le vittime aumentano e la soluzione del caso tarda ad arrivare, Rachel decide di agire e di mettere al servizio del caso le sue capacità; nonostante i moniti del padre per farle stare lontane dai boschi le due sorelle fanno l'esatto contrario e si mettono sulle tracce del killer.



Lo stile dell'autrice è fluido, scorrevole ma molto elegante e introspettivo.
I personaggi sono perfettamente caratterizzati, sopratutto dal punto di vista psicologico, e questo permette al lettore di entrare totalmente in sintonia con loro e di essere più partecipi.
L'evoluzione della storia è inaspettata da un certo punto di vista e credo che la narrazione in prima persona sia stata una scelta azzeccatissima che rende la lettura più incisiva.
Quello che ho amato di più della storia è stato il modo in cui l'autrice ha scritto del rapporto tra Rachel e Patty. Le pagine dedicate alle sorelle e alle loro scorribande sono probabilmente le più belle. 

I rapporti familiari e le indagini sugli omicidi si alternano tra i capitoli, fino ad arrivare al finale della storia, finale che non ci si aspetterebbe affatto e che conclude finalmente la vicenda delle sorelle Torricelli che in una sola estate svestono i panni di bambine e diventano adulte. Buona lettura!  


Noi volevamo essere qualcosa di più delle sue amate bambine, volevamo essere le sue aiutanti, le sue complici, la sua arma segreta. Se anche non vivevamo più con lui, volevamo essere comunque insostituibili.


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