[Recensione] Ritorno a Blackbrick di Sarah Moore Fitzgerald


Buon Pomeriggio cari #FeniLettori! Dopo le entusiasmanti novità e sempre nuovi incontri previsti con autori ci dedichiamo alle nostre letture e anch'io riesco ad inserire una delle mie recensioni. 

Oggi parliamo di un libro che si legge in pochissimo tempo. "Ritorno a BlackBrick" scritto da Sarah Moore Fitzgerald. Una storia introspettiva, semplice e sentita, che parla di qualcosa di molto importante il "morbo di Alzheimer", in chiave giovanile. La malattia vista da un bambino, che dopo tanti problemi si ritrova a combattere anche con questa nuova disavventura.

Una parte di noi molte volte non vuole accettare ciò che capita alle persone a cui vogliamo bene, una parte di noi quella più nascosta si raccomanda che andrà tutto bene anche se molte volte non è così. Molte volte, la distruzione di qualcosa di caro ci squarcia, ci dilania e ci rende degli esseri inutili. E non possiamo far altro che guardare inermi la dipartita.

Il protagonista della storia è Cosmo, un ragazzino che vive con i nonni perché la mamma è andata via dopo la morte del fratello. Il nonno sfortunatamente sta perdendo la memoria e lui cerca in tutti i modi di recuperare ciò che lentamente si sta sgretolando, le sue giornate insieme all'uomo che riteneva invincibile, le sue passioni, il suo affetto. Dopo la morte del fratello tutto è andato sciogliendosi e la dura rinascita di Cosmo è sempre più lontana ma un giorno il nonno, in un momento di lucidità,  gli dona una chiave che apre uno strano cancello e da lì tutto cambia...


Questo romanzo non è lungo ma di 200 pagine, si legge facilmente e ha una profonda metafora da racchiudere nel cuore. La scrittura è semplice, non articolata e la storia si svolge elegantemente senza intoppi. I protagonisti sono spiegati uniformemente senza troppi fronzoli, precisi, poco carismatici ma decisi. Si intrecciano, si ritrovano e si accavallano fin dal primo momento.

Una storia limpida che porta con sé un bagaglio fondamentale di nozioni. Un futuro che si vuole cancellare ma che non può essere occultato, né cambiato. Il destino è scritto nel vento, nessun piccolo granello di sabbia può modificare l'aria. Nessuno può riportare indietro ciò che si è perso. 

Il buio è come una coperta stesa  sopra il mondo, che aspetta di essere sollevata, così che tutto torni a essere chiaro.

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