Buona giornata cari Lettori! Il trasloco ormai incombe, ho finito di impacchettare tutti i miei libri e adesso la mia stanza è davvero vuota, è proprio vero quando si dice che una stanza senza libri è come un corpo senz'anima! Oggi torniamo a parlare di Oriana Fallaci con uno dei suoi libri più famosi...
Niente e così sia è probabilmente uno dei libri che più mi incuriosivano della
Fallaci, il racconto della sua esperienza in
Vietnam. Nel
1967 Oriana viene inviata in Vietnam come corrispondente di guerra per
L'Europeo, nel corso degli anni tornò più volte in Vietnam documentando l'atrocità di quella guerra. In
Niente e così sia sono raccolte le testimonianze di un anno passato al fronte, racconti di azioni di guerra, di soldati, senza far differenza tra americani e vietcong, condannando le atrocità, svelando i retroscena di una guerra che più volte definì
una sanguinosa follia.
Non è possibile trovare le parole per parlare di questo libro, che più che un libro è un vero e proprio diario in cui la Fallaci parla della sua esperienza al fronte in Vietnam. Iniziando dal primo periodo che passò al fronte, la Fallaci parla della guerra, ci rende partecipi delle azioni a cui partecipò, intervista soldati, comandanti e personaggi influenti, sia americani che vietnamiti. Il libro inizia con il quesito posto da Elisabetta, sorellina della scrittrice, a Oriana alla vigilia della partenza. Elisabetta le chiede:
La vita, cos'è? Oriana non sa rispondere, ma continua a cercare la risposta e lo fa anche in Vietnam, usando la questione come filo conduttore del libro.
Io ammiro moltissimo la Fallaci, come scrittrice e giornalista ma sopratutto come donna. Fu una persona coraggiosa, coerente, sempre pronta a dire la verità e sincera, anche quando quella sincerità rischiava di metterla in pericolo. Mi sono proposta di leggere tutto quello che ha scritto e questo romanzo era in cima alla lista.
Niente e così sia è un diario onesto, sincero, spesso brutale, che ci racconta della terribile guerra del Vietnam, guerra durata quasi 20 anni e che causò la morte di milioni di soldati e civili.
La Fallaci racconta le esperienze che visse in prima persona e lo fa col suo solito stile diretto, senza alcun filtro, asciutto ma che riesce a catturare chi legge. La narrazione si divide in vari capitoli che vanno a suddividere alcune tra le esperienze più importanti che si trovò ad osservare.
Non si tratta di un libro semplice, non lo è affatto. E' un pugno che colpisce dritto allo stomaco, che ti lascia senza respiro. La Fallaci non risparmia nulla al lettore ed è difficile credere che l'uomo si sia macchiato di tali atrocità, di crimini tanto orribili che sembrano solo dei brutti racconti.
Oriana lo ribadisce più volte quanto quella guerra sia folle, completamente folle. La guerra del Vietnam ha fatto milioni di vittime, ha distrutto un paese, intere città sono state rase al suolo e il prezzo più caro l'hanno pagato come sempre i civili, che si sono trovati in mezzo a un conflitto che non volevano e che probabilmente neanche capivano.
Nonostante tutto la storia non ci ha insegnato nulla, non sta succedendo lo stesso oggi? Non continuiamo a ucciderci per arricchirci, espanderci, per dimostrare di essere migliori o addirittura spinti da insensato pregiudizio? Sinceramente questo libro mi ha scombussolata, non vi nascondo che spesso durante la lettura mi sono dovuta fermare, era troppo, mi sembrava di essere lì e di vedere con i miei occhi quelle atrocità, quelle sanguinose battaglie, tutti i giovani morti inutilmente.
"Ma che senso ha andar sulla Luna quando sulla Terra facciamo quello che oggi ho visto a Huè? Passano i secoli, i millenni, diventiamo sempre più bravi a inventare le macchine,a volare più lontano e più in alto, eppure restiamo le squallide bestie che non sapevano accendere un fuoco, rotolare una ruota. E se ne usassimo un poco di quel grande ingegno, per non ammazzarci, per non distruggere le nostre città?"
Niente e così sia è una potente testimonianza, un diario e un saggio insieme che raccontano di eventi che hanno interessato il mondo in tempi relativamente recenti, è il racconto e insieme la condanna di una guerra inutile vista attraverso gli occhi e le parole di una donna che rifiutò qualsiasi etichetta, che non credette mai a nulla per sentito dire, che volle vedere e raccontare onestamente quello che lei aveva visto senza filtri e senza contentini.
Un reportage di guerra crudo e brutale ricco di splendide riflessioni sulla guerra, sull'uomo che la combatte e sulla vita. Una lettura imperdibile e indimenticabile!
"Tu che non sai come la vita sia molto più del tempo che passa fra il momento in cui si nasce e il momento in cui si muore, su questo pianeta dove gli uomini fanno miracoli per salvare un moribondo e le creature sane le ammazzano a cento, mille, un milione per volta."