[Recensione] Follia di Patrick McGrath


Salve a tutti cari lettori! Il secondo libro che ho concluso questa settimana è Follia dello scrittore inglese McGrath. Entra di diritto trai libri migliori letti quest'anno, considerando che ne divoro uno a settimana.

Personaggi affascinanti e coinvolgenti che chiamano in causa i lati più sconosciuti del nostro essere. L'ho letto tutto d'un fiato, in ogni minuto possibile.

Dal libro è stato tratto anche un film intitolato "Asylum" che non mi è piaciuto per niente perché non esprime nemmeno un terzo della complessa profondità dei personaggi.

La trama: Una grande storia di amore e morte e della perversione dell'occhio clinico che la osserva. Dall'interno di un tetro manicomio criminale vittoriano uno psichiatra comincia a esporre il caso clinico più perturbante della sua carriera: la passione tra Stella Raphael, moglie di un altro psichiatra, e Edgar Stark, artista detenuto per uxoricidio. Alla fine del libro ci si troverà a decidere se la "follia" che percorre il libro è solo nell'amour fou vissuto dai protagonisti o anche nell'occhio clinico che ce lo racconta. L'amore può spingere alla follia? O si tratta piuttosto di un'ossessione in cui si scivola a causa dell'insoddisfazione mal celata per la propria vita, all'apparenza perfetta?
Attorno a queste questioni ruota il romanzo di McGrath, scritto e costruito superbamente dal punto di vista di un narratore testimone dei fatti. Che condivide l'approccio scientifico di uno dei protagonisti, ma dietro la sua analisi quasi clinica si cela forse una debolezza, un lato morboso che porta a domandarsi se la malattia non possa colpire tutti.

Buona lettura, alla prossima scoperta!

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